PagoPa è una modalità di pagamento elettronico verso la Pubblica Amministrazione; si tratta di una sistema nazionale tramite il quale tutti i pagamenti effettuati da cittadini e imprese verso qualsiasi tipologia di Ente pubblico devono essere conformati a determinati standard e regole definiti da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).
Si tratta, infatti, di un sistema nato per semplificare i servizi di pagamento offerti da ogni Pubblica Amministrazione (Comuni, Province, Regioni, aziende a partecipazione pubblica, scuole, università, ASL, INPS, Agenzia delle Entrate, ACI, etc…) e renderli maggiormente sicuri.
Cartelle esattoriali o bollettini da effettuare a favore della PA non sono più pagabili tramite il mod. RAV - che veniva precedentemente inviato insieme alla comunicazione di pagamento -, bensì il pagamento avviene tramite il modulo PagoPA.
Il sistema di gestione dei pagamenti elettronici, divenuto operativo a far data dal febbraio 2021, è comunque in costante evoluzione; a tutt’ oggi, con PagoPa è possibile pagare le seguenti utenze:
L’art. 5 del Codice dell’Amministrazione Digitale e l’articolo 14, comma 5 bis del D.L. 179/2012, stabiliscono che le Amministrazioni Pubbliche centrali e locali sono obbligate ad offrire questa nuova modalità di pagamento ai cittadini, i quali, inoltre, potranno conoscere anticipatamente il costo di qualsiasi operazione e ricevere a conclusione la ricevuta. dell’avvenuto versamento.
Abbiamo visto che PagoPA è un sistema di pagamento; per tale motivo, le modalità con cui effettuarlo sono piuttosto semplici.
Infatti, è sufficiente inserire sul sito dell’Ente destinatario del pagamento i propri dati anagrafici, il proprio indirizzo e-mail, il numero di serie del documento che si dovrà pagare ed infine il codice identificativo dell’ente pubblico creditore che potrà essere reperito sull’avviso di pagamento ricevuto.
Oltre che online, il pagamento potrà essere effettuato anche presso i c.d. Prestatori di Servizi di Pagamento (detti PSP, ossia banche, istituti di pagamento e di moneta elettronica), intendiamo, quindi, postazioni ATM abilitate, i punti Sisal, Lottomatica, gli Uffici Postali, nonché le app di pagamento quali Bancomat Pay o Satispay.
Ovviamente, affinchè ciò sia possibile, è necessario che l’Ente destinatario del pagamento abbia aderito al sistema PagoPa, e, ad oggi, la quasi totalità degli Enti pubblici ha aderito al sistema.
Attraverso PagoPa è possibile effettuare qualsiasi tipo di pagamento, sia spontaneo - cioè eseguito su autonoma iniziativa del cittadino (per esempio a fronte di una richiesta di servizio) - , sia atteso, cioè dovuto dal cittadino in quanto richiesto dall’Ente a fronte di una posizione debitoria preesistente, come accade per i tributi comunali, le locazioni, i bolli, le bollette, le tasse universitarie, il ticket per i servizi sanitari etc.
In entrambi i casi il pagamento è identificato univocamente da un codice, chiamato IUV (Identificativo Univoco di Versamento), attraverso il quale l’Ente associa il singolo versamento effettuato dall’utente alla richiesta di pagamento oppure alla posizione debitoria.
Nel caso di pagamenti spontanei, lo IUV viene generato al momento della richiesta di pagamento, laddove, in caso di pagamenti attesi lo IUV è generato a monte e associato alla posizione debitoria, e viene di norma notificato all’utente tramite un Avviso di Pagamento.
I pagamenti possono essere effettuati tramite carta di credito o PayPal oppure tramite strumenti più innovativi quali Satispay, Bancomat Pay, Masterpass, etc…; un’altra modalità è quella del pagamento presso un PSP come una banca o un ufficio postale.
Tramite il nuovo servizio Pago Tutto offerto da LetteraSenzaBusta è possibile procedere al pagamento online degli avvisi di pagamento PagoPa tramite carta di credito Visa Mastercard o prepagata, senza più fare file alla posta o in banca, al costo di Euro 1,65 di commissione fissa per qualsiasi importo pagato.