Da quando è stata introdotta la PEC, l’unico sistema telematico che consente di inviare messaggi elettronici con lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno, la legge ne ha disciplinato l’uso, imponendo ad alcuni soggetti l’obbligo di possederne una e di comunicarla a determinati soggetti pubblici.
Se sei alla ricerca di informazioni su questo argomento, sul web potresti aver trovato numerosi riferimenti al Registro delle imprese e all’archivio dell’Agenzia delle entrate.
Ma, quindi, questo significa che chiunque ha la PEC deve trasmetterla a queste banche dati?
Nel seguente articolo risponderemo a questa domanda e illustreremo come attivare una casella di posta elettronica certificata gratuita.
Andiamo subito al sodo: anni fa la legge italiana ha introdotto il concetto di domicilio digitale, ovvero l’equivalente online del domicilio fisico, rappresentato dalla PEC. Inoltre, ha prescritto che tutte le imprese (comprese le ditte individuali) e i professionisti iscritti ai rispettivi albi debbano possederne uno, con l’eccezione di coloro che sono sottoposti al regime forfettario.
I soggetti che ricadono sotto quest’obbligo devono comunicare un indirizzo di posta elettronica certificata al Registro delle imprese, o ai rispettivi ordini o collegi. In caso contrario, possono essere colpiti con una sanzione pecuniaria che può arrivare fino a 2.064 euro.
La trasmissione di questo dato va effettuata per via telematica tramite una procedura guidata estremamente semplice e gratuita, alla quale è possibile accedere dalla pagina dedicata del sito registroimprese.it.
Dal 2017, è possibile per tutti i contribuenti (imprese, professionisti, privati ecc.) comunicare il proprio indirizzo PEC all’Agenzia delle entrate in modo da ricevere telematicamente le notifiche di qualsiasi atto o avviso di accertamento.
Questa misura è stata applicata allo scopo di promuovere l’utilizzo di un sistema di comunicazione con pieno valore legale più rapido ed economico rispetto ai metodi di notifica tradizionali tramite raccomandata e ufficiale giudiziario.
Per poter usufruire di questo servizio è necessario trasmettere i dati relativi alla propria casella di posta elettronica certificata tramite i servizi online dell’Agenzia delle entrate, accessibili solo dai contribuenti abilitati.
In seguito alla comunicazione dell’indirizzo PEC, l’ente tributario invierà una e-mail contenente un codice di verifica (una procedura richiesta ormai da tanti portali allo scopo di confermare l’effettiva volontà del richiedente), e dopo aver eseguito i relativi controlli, darà conferma dell’avvenuta registrazione nei propri archivi.
Una volta completata questa operazione, tutte le notifiche dell’Agenzia delle entrate arriveranno direttamente sulla casella di posta elettronica certificata e potranno essere consultate comodamente da computer, smartphone, tablet e qualsiasi altro dispositivo analogo.
La possibilità di ricevere le notifiche inviate dall’Agenzia delle entrate direttamente sulla propria casella PEC può essere davvero una grande comodità per qualsiasi contribuente.
Tuttavia, non essendo obbligato dalla legge a possedere una casella di posta elettronica certificata, qualsiasi privato cittadino potrebbe chiedersi: “Ma perché mai dovrei spendere per attivare questo servizio solo per questo motivo? Meglio non impegnarsi nella sottoscrizione di un costoso abbonamento PEC”.
Giusta osservazione. Per avere un indirizzo di posta elettronica certificata, infatti, è necessario pagare una quota annuale che, in alcuni casi, può raggiungere importi davvero notevoli.
Questa affermazione, però, non sarà vera ancora per molto: infatti sta per essere lanciata sul mercato SuperPEC, la prima PEC gratuita.
Il nostro servizio di posta elettronica certificata potrà essere attivato a costo zero da tutti coloro che possiedono la firma digitale cheFirma!, e non prevederà alcun costo di rinnovo. Inoltre, darà accesso a una casella di dimensioni illimitate, così che i nostri utenti non abbiano mai problemi di spazio per il salvataggio delle proprie PEC.
Se desideri poter ricevere e inviare comunicazioni telematiche con pieno valore legale, ma non intendi pagare un costoso abbonamento anno dopo anno, SuperPEC è la soluzione ideale per te.
Abbiamo spiegato quando è necessario comunicare la propria PEC al Registro delle imprese e all’Agenzia delle entrate.
Come hai potuto leggere, i privati non sono obbligati a possedere un indirizzo di posta elettronica certificata, ma averne uno può essere molto utile per ricevere le notifiche dell’ente tributario senza bisogno di passare attraverso le tradizionali raccomandate con ricevuta di ritorno.
Desideri attivare una PEC senza spendere un centesimo? Potrai farlo molto presto grazie a SuperPEC, il servizio offerto da Letterasenzabusta.
- Dal momento dell'introduzione della PEC, è diventato obbligatorio per alcune entità possedere una casella di posta elettronica certificata e comunicarla a determinati soggetti pubblici.
- Le imprese, comprese le ditte individuali, e i professionisti iscritti ai rispettivi albi devono comunicare il loro indirizzo PEC al Registro delle imprese o ai rispettivi ordini o collegi. La mancata comunicazione può comportare sanzioni pecuniarie fino a 2.064 euro.
- La comunicazione dell'indirizzo PEC all'Agenzia delle entrate consente di ricevere telematicamente le notifiche di atti o avvisi di accertamento. Questa misura è stata introdotta per favorire un sistema di comunicazione legale più rapido ed economico rispetto alle notifiche tradizionali tramite raccomandata.
- Per comunicare l'indirizzo PEC all'Agenzia delle entrate, è necessario utilizzare i servizi online dell'ente e trasmettere i dati relativi alla casella di posta elettronica certificata. Dopo una verifica, l'Agenzia confermerà l'avvenuta registrazione dell'indirizzo PEC.
- L'attivazione di una casella di posta elettronica certificata solitamente comporta costi annuali. Tuttavia, è in arrivo SuperPEC, la prima PEC gratuita offerta da Letterasenzabusta. Sarà possibile attivarla a costo zero utilizzando la firma digitale cheFirma!, e non ci saranno costi di rinnovo. Inoltre, SuperPEC offrirà una casella di dimensioni illimitate.
Quando è necessario comunicare la PEC al Registro delle imprese e all'Agenzia delle entrate?
La PEC deve essere comunicata al Registro delle imprese e all'Agenzia delle entrate secondo quanto stabilito dalla legge italiana. Le imprese, le ditte individuali e i professionisti iscritti agli albi devono possedere una PEC e comunicarla ai rispettivi enti competenti. Altrimenti, possono essere soggetti a sanzioni pecuniarie.
Come posso comunicare la PEC al Registro delle imprese?
La comunicazione della PEC al Registro delle imprese può essere effettuata tramite una procedura guidata gratuita accessibile dal sito registroimprese.it. Durante il processo, sarà richiesto di fornire l'indirizzo di posta elettronica certificata.
Perché dovrei comunicare la PEC all'Agenzia delle entrate e come posso farlo?
La comunicazione della PEC all'Agenzia delle entrate consente di ricevere telematicamente le notifiche di atti o avvisi di accertamento. È possibile trasmettere i dati relativi alla propria casella di posta elettronica certificata attraverso i servizi online dell'Agenzia delle entrate, accessibili ai contribuenti abilitati.