Sicuramente, avrai già sentito parlare della PEC: si tratta dell’unico sistema che consente di inviare e-mail con la stessa validità di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Vedila in questo modo: grazie alla posta elettronica certificata, puoi evitare lunghe e snervanti file agli uffici postali e comunicare con pieno valore legale comodamente dal tuo PC.
Fantastico, vero?
Tuttavia, potresti avere dei dubbi sulle modalità di richiesta della PEC: è complicato attivare una casella certificata? Quali documenti servono per aprirne una?
Nel seguente articolo ti darò la risposta a queste domande e ti mostrerò come attivare una casella di posta elettronica certificata gratuita.
Puoi aprire una PEC collegandoti al sito di uno dei tanti gestori di posta elettronica certificata disponibili sul web e scegliendo l’offerta più adatta alle tue esigenze.
Quindi, devi sottoscrivere un abbonamento, inserendo i tuoi dati personali nel modulo dedicato che ti verrà fornito dal provider e pagando la prima annualità attraverso uno dei metodi accettati. Di solito, puoi effettuare questa operazione con una carta di credito o con una piattaforma di pagamento digitale come PayPal.
A questo punto, devi inviare al fornitore PEC la documentazione necessaria all’attivazione dell’indirizzo. Di norma, questa consiste nella scansione fronte-retro di un documento d’identità in corso di validità (carta d’identità, patente di guida ecc.) e nel modulo di cui ti ho parlato poc’anzi.
Nella maggior parte dei casi, puoi inviare questi file direttamente dal sito web del gestore o tramite posta elettronica ordinaria, dopodiché dovrai attendere qualche giorno per l’elaborazione della richiesta e per l’attivazione della casella PEC.
Insomma, aprire una PEC è piuttosto semplice, e per farlo hai bisogno solo di:
· un documento d’identità;
· un modulo di richiesta fornito dal provider;
· un conto da associare all’indirizzo PEC per effettuare i pagamenti per i rinnovi annuali.
A questo punto, potresti chiederti: “Ok, ma quanto devo spendere di preciso per aprire una casella di posta elettronica certificata?”.
Il costo necessario per l’attivazione di una PEC può variare notevolmente in base al provider scelto, all’offerta sottoscritta e alle funzionalità aggiuntive richieste.
I piani più economici partono dai 6/7 euro all’anno, mentre i più esclusivi possono superare abbondantemente i 50 euro all’anno.
Ti faccio due rapidi esempi, illustrandoti le offerte di due tra i più noti gestori PEC: Aruba e Infocert.
Il primo propone i seguenti piani:
· PEC Standard. Questa offerta può essere attivata pagando 5 euro più IVA e il rinnovo costa 7,90 euro più IVA all’anno. Chi sceglie PEC Standard ha diritto a una casella da 1 GB e al servizio di lettura delle fatture elettroniche;
· PEC Pro. Questo piano mette a disposizione dell’utente una casella da 2 GB e uno spazio d’archivio da 3 GB. In aggiunta alle funzionalità incluse con PEC Standard, PEC Pro permette anche di ricevere le notifiche via SMS. Il costo di questo piano è pari a 25 euro più IVA all’anno;
· PEC Premium. Questa offerta possiede le stesse caratteristiche di PEC Pro: l’unica differenza sta nello spazio d’archivio, pari a 8 GB. Il costo di PEC Premium è di 40 euro più IVA all’anno.
Infocert, invece, propone le seguenti offerte:
· Legalmail Bronze. Ha un costo di 25 euro più IVA all’anno e dà diritto a una casella da 2 GB e un archivio di sicurezza da 3 GB;
· Legalmail Silver. Può essere provata gratuitamente per 6 mesi, al termine dei quali ha un costo di 39 euro l’anno. Permette di avere a disposizione una casella da 2 GB e un archivio di sicurezza da 6 GB. Inoltre, garantisce la possibilità di gestire le fatture elettroniche B2B, ovvero quelle emesse tra due partite IVA;
· Legalmail Gold. Ha un costo di 75 euro e possiede le stesse funzionalità del piano Silver. Lo spazio di casella è di 2 GB, mentre l’archivio di sicurezza arriva a 13 GB.
Con questi esempi ho voluto evidenziare che il costo di un abbonamento PEC può essere molto alto, ed è legato soprattutto ai GB messi a disposizione dell’utente: per disporre di un archivio di grandi dimensioni è necessario spendere cifre particolarmente elevate.
In caso contrario, bisogna accontentarsi di piccole caselle da 1 GB.
E se ti dicessi che puoi attivare una PEC gratuita ottenendo una casella di dimensioni illimitate?
Potrebbe sembrare incredibile, ma è proprio così: infatti, sta per essere lanciata sul mercato SuperPEC, la prima posta elettronica certificata a costo zero.
Questo servizio sarà offerto in esclusiva agli utenti di Letterasenzabusta che hanno attivato la firma digitale cheFirma!, e funzionerà con la tariffa Pay per E-mail. In altre parole, scegliendo la nostra PEC pagherai solo quando spedisci un’e-mail, a partire da appena 0,99 euro per ogni invio.
La ricezione dei messaggi certificati, invece, è totalmente gratuita.
E i costi di rinnovo? Con il nostro servizio non dovrai sostenere nessuna spesa annuale: la casella rimarrà tua, per sempre, senza che tu debba spendere un solo centesimo!
Abbiamo spiegato cosa serve per aprire una casella PEC e quali sono i costi da sostenere per l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata.
Avere a disposizione un servizio che permette di inviare e-mail con lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno è una possibilità davvero allettante, ma a volte il prezzo da pagare può essere troppo alto.
Per fortuna, sta per arrivare SuperPEC, la prima PEC gratuita.
Vai sulla pagina del sito di Letterasenzabusta dedicata a questo servizio, clicca su Entra in lista d’attesa, compila il modulo che ti sarà presentato e potrai rimanere aggiornato sulla data di lancio di SuperPEC!
- Il certificato di firma digitale ha una durata variabile da uno a tre anni e può essere rinnovato per la stessa durata. I certificati di firma digitale usa e getta, invece, hanno una durata limitata fino a 60 minuti e sono validi solo per un singolo utilizzo.
- Il rinnovo del certificato di firma digitale deve essere effettuato a partire da 45, 60 o 90 giorni prima della scadenza, come stabilito dal prestatore di servizi fiduciari qualificati che ha emesso la firma digitale.
- Non è possibile rinnovare una firma digitale scaduta. Se la firma digitale non viene rinnovata prima della scadenza, il certificato di firma scade e viene revocato. In questo caso, sarà necessario ottenere un nuovo certificato o acquistare una nuova firma digitale per poter firmare digitalmente i documenti.
- Un documento firmato digitalmente con un certificato di firma digitale scaduto o revocato perde la sua validità legale. Per evitare che un documento firmato digitalmente perda la validità nel tempo, è consigliabile apporre una marca elettronica qualificata al momento della firma, in modo che la firma digitale risulti valida per i successivi 20 anni.
- Il costo medio per rinnovare un certificato di firma digitale è di circa 20-30 euro, IVA inclusa. Tuttavia, esiste una firma digitale chiamata cheFirma! che offre il rinnovo gratuito. Prima della scadenza del certificato, cheFirma! avvisa l'utente che è necessario procedere al rinnovo e il processo di rinnovo avviene cliccando su un link senza alcun costo aggiuntivo.
Come si rinnova la firma digitale?
Per rinnovare la firma digitale, è necessario seguire le istruzioni fornite dal prestatore di servizi fiduciari qualificati che ha emesso la firma. Di solito, il rinnovo può essere effettuato a partire da 45, 60 o 90 giorni prima della scadenza del certificato. Controlla le informazioni fornite dal tuo fornitore di firma digitale per ottenere indicazioni precise.
Quanti anni dura la firma digitale?
Un classico certificato di firma digitale ha una durata variabile da uno a tre anni e può essere rinnovato per la stessa durata. Tuttavia, i certificati di firma digitale usa e getta hanno una durata limitata di solito fino a 60 minuti e sono validi solo per un singolo utilizzo.
Quando deve essere rinnovata la firma digitale?
Il rinnovo del certificato di firma digitale deve essere effettuato a partire da 45, 60 o 90 giorni prima della scadenza del certificato stesso, come stabilito dal prestatore di servizi fiduciari qualificati che ha emesso la firma elettronica qualificata.