Di fronte a un'offerta tanto variegata di firme digitali, numerosi potenziali utenti si trovano in difficoltà nello scegliere quella più adatta per le loro esigenze.
Può sembrare paradossale ma è così: nonostante la presenza di un ventaglio variegato di possibilità possa sembrare un vantaggio per i consumatori (e per molti versi lo è), in realtà rappresenta un fattore di confusione per la maggior parte del pubblico di riferimento.
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulla questione, descrivendo quali sono le varie tipologie di firma digitale presenti sul mercato ed evidenziando le loro caratteristiche principali: in questo modo ci auguriamo che i lettori possano identificare con facilità l'alternativa più adatta.
Per prima cosa devi conoscere nel dettaglio quali sono le diverse tipologie di firma digitale disponibili sul mercato. E non mi riferisco alle differenze tra le proposte dei vari competitor: i provider, infatti, offrono servizi che, per la massima parte, sono molto simili dal punto di vista economico.
Mi riferisco, invece, ai vari kit di firma digitale che ogni gestore mette a disposizione degli utenti.
Nella maggior parte dei casi, i provider danno la possibilità di scegliere tra le seguenti alternative:
Esiste, poi, un'alternativa ai kit elencati nel paragrafo precedente: è la firma digitale remota.
La differenza con le proposte sopracitate risiede nel fatto che chi acquista quest'ultimo servizio non riceve alcun dispositivo contenente il certificato elettronico. Al contrario, questo file è conservato su un server remoto, per l'appunto, di proprietà del provider.
La firma digitale remota viene convalidata attraverso l'inserimento di un codice usa e getta detto OTP (One Time Password) che può essere generato utilizzando una chiavetta simile a quelle in dotazione per l'home banking, oppure tramite un SMS. Quest'ultima soluzione è la più comoda in assoluto in quanto non necessita di alcun dispositivo.
Ma quanto costa la firma digitale remota?
Il prezzo dipende dalla presenza, o meno, di un dispositivo apposito per la generazione del codice OTP. Se è previsto, allora il servizio ha un costo di circa 45/50 euro. Viceversa, se la password usa e getta viene inviata all'utente tramite SMS, la firma digitale remota ha un costo di circa 35 euro.
Ricapitoliamo: tra le opzioni che abbiamo elencato, la più conveniente dal punto di vista economico è la firma digitale remota, in particolar modo quando non è accompagnata da dispositivi esterni.
E per quanto riguarda la facilità di utilizzo e la comodità?
Anche sotto questo aspetto, il vincitore è la firma digitale remota: l'assenza di hardware, che potrebbero complicare l'utilizzo del servizio e che risultano ingombranti per coloro che desiderano sottoscrivere documenti elettronici ovunque si trovino, è un fattore che costituisce un vantaggio decisivo.
E c'è di più: la firma digitale remota può essere attivata anche a costo zero grazie alla esclusiva proposta di Letterasenzabusta.
Sto parlando di cheFirma!
È una firma digitale remota gratuita che si attiva a costo zero e che si paga solo quando si applica una sottoscrizione elettronica. Il costo è di appena 5,99 euro per ogni utilizzo. In più è possibile aggiungere una Marca Temporale Qualificata in modo da estendere la validità della firma per ben 20 anni, pagando solo 0,99 euro.
Con cheFirma! puoi firmare qualsiasi tipo di file scegliendo tra CAdES, PAdES e XAdES e puoi utilizzarla perfino per richiedere lo SPID.
In questo articolo abbiamo cercato di darti le informazioni necessarie per poter decidere autonomamente quale firma digitale scegliere. In particolare ci siamo concentrato su due aspetti importanti: il costo e la praticità d'uso. E, come hai potuto vedere, sotto entrambi gli aspetti il vincitore è la firma digitale remota.
Il beneficio più notevole di questa tipologia, però, è che puoi attivarla anche a costo zero scegliendo l'offerta di Letterasenzabusta.
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