Hai effettuato l'accesso alla tua casella PEC e, su una e-mail ricevuta, hai notato uno strano avviso che non ti era mai capitato di leggere prima d'ora: 'anomalia messaggio'.
Di cosa si tratta?
Un messaggio del genere, così vago ma anche con un tono allarmante, potrebbe farti pensare a qualche problema legato alla e-mail che hai ricevuto: forse contiene dei malware, oppure proviene da un indirizzo non affidabile e sarebbe meglio ignorarla, eliminandola senza aprirla.
Queste preoccupazioni sono molto frequenti tra coloro che visualizzano l'avviso 'anomalia messaggio'. Ma la buona notizia è che sono infondate.
Vuoi saperne di più? Ti spiego tutto nel seguente articolo.
Ho un'ottima notizia da darti: quando visualizzi l'avviso 'anomalia messaggio' nell'oggetto di una PEC arrivata nella tua casella, significa semplicemente che la e-mail che hai ricevuto è standard e non certificata. In altre parole, è stata spedita da un indirizzo di posta elettronica ordinaria.
Dunque, nulla di cui preoccuparti.
Ma se è così semplice, come mai questo messaggio è sconosciuto dalla maggior parte degli utenti e, ancora oggi, sono in tanti ad andare nel panico quando lo ricevono?
Il motivo è semplice: la maggior parte delle caselle PEC sono preimpostate in modo da non ricevere e-mail ordinarie, rispedendo al mittente tutte quelle in arrivo. È raro che questa configurazione venga modificata. Pertanto, la ricezione delle e-mail ordinarie agli indirizzi PEC è un evento molto meno frequente di quanto si possa pensare.
Detto questo, c'è una sola cosa di cui ti devi preoccupare quando leggo 'anomalia messaggio': la e-mail al quale è associato l'avviso ha un contenuto particolarmente importante per il quale vorresti fosse riconosciuto pienamente il valore legale?
Se è così, ti consiglio di chiedere al mittente di rispedirla da un indirizzo certificato.
Sai a cosa è dovuto il mio consiglio in chiusura del paragrafo precedente?
Al contrario della PEC, la posta elettronica ordinaria non ha un valore legale pienamente riconosciuto dalla normativa italiana e in sede di giudizio viene spesso ritenuta inaffidabile. Per questo motivo, quanto effettui comunicazioni importanti che desideri abbiano validità di fronte alla legge dovresti sempre utilizzare la posta elettronica certificata, e lo stesso dovrebbe fare il tuo interlocutore.
Ti spiego brevemente in che modo la PEC produce delle prove con pieno valore legale nel momento in cui vengono scambiati dei messaggi.
Quando invii una comunicazione telematica certificata, il tuo provider la prende in carico associandola a una busta virtuale sulla quale appone il proprio timbro elettronico. Insomma, compie un procedimento equivalente a quello svolto da un ufficio postale che riceve una tua raccomandata con ricevuta di ritorno.
A questo punto la PEC viene spedita, ma prima di arrivare nella casella del destinatario viene esaminata dal suo provider che ne verifica l'integrità, controllando anche le informazioni inserite dal tuo gestore. Se tutto è ok il messaggio viene consegnato all'indirizzo da te digitato.
Nello stesso tempo alla tua casella arrivano due ricevute: una che conferma la presa in carico e una che attesta l'avvenuta consegna. Queste costituiscono delle prove riconosciute dalla legge alla pari della ricevuta della raccomandata classica e devono sempre essere conservate con cura.
Prima di concludere vorrei parlarti di un innovativo servizio lanciato sul mercato di recente dal nostro sito Letterasenzabusta.
Si tratta di SuperPEC. Ne hai mai sentito parlare?
Se la risposta è no, ecco di cosa si tratta: è la prima PEC gratuita che si attiva a costo zero e che non prevede alcun costo di rinnovo, per sempre!
Puoi averla attivando la firma digitale cheFirma! (anch'essa gratuita) e ti dà diritto a una casella di posta elettronica certificata di dimensioni illimitate, grazie alla quale non dovrai più temere di terminare lo spazio di archivio. Potrai conservare tutte le PEC di cui hai bisogno, e la loro ricezione è sempre gratuita, in qualunque caso.
In base alla tariffa Pay per E-mail associata a SuperPEC, si paga solo quando si spedisce un messaggio certificato, a partire da un costo di appena 0,99 euro IVA inclusa.
In sostanza, si tratta della migliore offerta sul mercato, per convenienza e funzionalità, per tutti coloro che inviano PEC raramente e non vogliono dover pagare un costoso abbonamento per avere la possibilità di comunicare via e-mail con pieno valore legale qualora si verificasse questa necessità.
In questo articolo ti ho spiegato cosa significa l'avviso 'anomalia messaggio' che può comparire nell'oggetto di una e-mail in arrivo su una casella PEC. Come hai potuto leggere, non si tratta di nulla di preoccupante: significa semplicemente che il messaggio ricevuto è una e-mail ordinaria e non certificata.
Nella maggior parte dei casi puoi tranquillamente ignorare questo avviso. Tuttavia, se ci sono dei motivi per i quali hai bisogno di avere la certezza che la e-mail ricevuta possieda pieno valore legale, allora ti consiglio di farla spedire una seconda volta da un indirizzo certificato. Infatti, solo le comunicazioni da PEC a PEC possiedono la stessa validità di una raccomandata con ricevuta di ritorno e possono essere utilizzate, eventualmente, in sede di giudizio.