DISDETTE 09-09-2024

Quando non si può esercitare il diritto di recesso?

Le limitazioni del diritto di recesso, ecco quando e come il consumatore non può recedere dal contratto

Il diritto di recesso è uno degli strumenti fondamentali di tutela del consumatore, esso è previsto in contesti in cui le decisioni d'acquisto vengono prese a distanza o al di fuori dei locali commerciali tradizionali.

Questo diritto permette al consumatore di ripensare l'acquisto e di restituire il bene o annullare il contratto senza fornire motivazioni entro un determinato periodo. Tuttavia, esistono situazioni specifiche in cui il diritto di recesso non può essere esercitato.

Questo articolo Lettera senza busta esplorerà i contorni di questa importante protezione, approfondendo quando il diritto di recesso può essere esercitato e quando invece è escluso, con un occhio attento agli obblighi delle parti coinvolte.

Cosa è il diritto di recesso

Il diritto di recesso, noto anche come diritto di ripensamento, è un diritto garantito al consumatore che ha effettuato un acquisto al di fuori dei locali commerciali tradizionali o tramite un contratto a distanza, come avviene negli acquisti online.

La finalità del diritto di recesso è chiara: quella di offrire una garanzia al consumatore, il quale, non potendo visionare il prodotto di persona o non avendo la possibilità di interagire direttamente con il venditore, può decidere di restituire il bene o annullare il contratto entro 14 giorni senza dover giustificare la propria decisione.

La decorrenza dei 14 giorni per l’esercizio del diritto di recesso varia a seconda della tipologia del contratto. In caso di beni materiali, il termine inizia a decorrere dal giorno in cui il consumatore riceve la merce. Se l'acquisto comprende più beni consegnati separatamente, il periodo di recesso parte dal ricevimento dell'ultimo bene. Per i contratti relativi a servizi, invece, i 14 giorni partono dalla data di stipula del contratto.

L’esercizio del diritto di recesso non implica alcuna penalità o costo per il consumatore, salvo il caso delle spese di restituzione del bene, a meno che il venditore non abbia esplicitamente offerto di farsi carico di tali spese o non abbia informato adeguatamente il consumatore della sua responsabilità.

Quando si applica il diritto di recesso

Il diritto di recesso trova applicazione in due scenari principali: nei contratti stipulati a distanza e nei contratti negoziati fuori dai locali commerciali.

È importante sottolineare che il diritto di recesso non si applica agli acquisti effettuati all'interno di un negozio fisico. Infatti, la possibilità per il consumatore di interagire direttamente con il prodotto e con il venditore nel punto vendita rende superflua questa tutela, considerando che l'acquisto è basato su un'interazione diretta e immediata.

Quando non si può esercitare il diritto di recesso

Esistono numerosi casi in cui il diritto di recesso è escluso, come chiarito dagli articoli 47 e 59 del Codice del Consumo (e che fanno riferimento rispettivamente alle "Esclusioni" e alle "Eccezioni" al diritto di recesso). Il diritto di recesso non si applica a:

Modalità di esercizio e obblighi delle parti

Per esercitare correttamente il diritto di recesso, il consumatore può scegliere tra diverse modalità. Può utilizzare il modulo standard di recesso presente nel Codice del Consumo, inviare una dichiarazione esplicita della sua volontà di recedere o, nei casi in cui il venditore lo consenta, compilare il modulo di recesso direttamente online.

Si ricorda che l'obbligo di dimostrare l'effettivo esercizio del diritto di recesso ricade sul consumatore, in caso di contestazioni, è consigliabile conservare una prova documentale. Per questo motivo, è nel migliore interesse del consumatore effettuare la dichiarazione per iscritto, attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC.

Puoi esercitare il diritto di recesso o ripensamento online grazie ai servizi di Lettera senza busta, inviando il modulo diritto di recesso/ripensamento appositamente compilato attraverso il nostro servizio SuperPEC, che consente di inviare una email avente garanzia legale pari alla raccomandata con ricevuto di ritorno. Non solo, SuperPEC ha anche la caratteristica di poter essere attivata gratuitamente, senza dover pagare alcun abbonamento annuale. Si pagherà solo per l'invio di ogni singola PEC.

Una volta ricevuta la richiesta di recesso, il professionista è tenuto a inviare una conferma della ricezione su un supporto durevole, come una e-mail.

Gli obblighi delle parti in seguito all’esercizio del diritto di recesso sono chiari. Il venditore deve rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore, comprese le eventuali spese di consegna, entro 14 giorni dalla comunicazione di recesso. Parallelamente, il consumatore ha l'obbligo di restituire i beni al venditore o a un soggetto da lui indicato entro lo stesso termine.

Se il consumatore sceglie una modalità di consegna più costosa rispetto a quella standard offerta dal venditore, sarà tenuto a coprire i costi aggiuntivi. Inoltre, è illegittima qualsiasi clausola contrattuale che limiti i diritti di rimborso del consumatore.

In conclusione, il diritto di recesso rappresenta una tutela fondamentale per il consumatore, ma è necessario conoscere le circostanze in cui non è possibile esercitarlo, al fine di evitare incomprensioni e dispute con il venditore.

Takeaways

FAQ

Cosa è il diritto di recesso?

Il diritto di recesso è un diritto garantito al consumatore che ha effettuato un acquisto fuori dai locali commerciali tradizionali o tramite un contratto a distanza, come avviene negli acquisti online. Consente di restituire il bene o annullare il contratto entro 14 giorni senza dover giustificare la decisione.

Quando si applica il diritto di recesso?

Il diritto di recesso si applica nei contratti stipulati a distanza, come gli acquisti online, e nei contratti negoziati fuori dai locali commerciali, come le vendite porta a porta. Non si applica agli acquisti effettuati in negozio.

Quando non si può esercitare il diritto di recesso?

Il diritto di recesso non si applica a beni personalizzati, deperibili, sigillati per motivi igienici una volta aperti, contenuti digitali già forniti, giornali, e servizi già eseguiti con il consenso del consumatore.