RECLAMI 20-12-2024

Dati personali condivisi senza consenso: guida alla tutela della privacy

In questo articolo parliamo di...

La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale regolato da normative come il GDPR e il Codice della Privacy. Ecco come agire in caso di violazione.

Proteggere i dati personali è un diritto fondamentale, anche perché talvolta può capitare che informazioni sensibili vengano diffuse senza il nostro consenso.

Questo scenario, purtroppo, è sempre più frequente, soprattutto in un mondo connesso e digitale dove le informazioni possono facilmente circolare.

In questa guida di Lettera Senza Busta, vedremo come riconoscere una violazione della privacy, quali sono le basi normative che tutelano i cittadini e come agire per difendere i propri diritti.

Cosa si intende per dati personali

Quando parliamo di “dati personali” ci riferiamo a informazioni che consentono di identificare o rendere identificabile una persona fisica. Rientrano in questa categoria:

I dati sensibili sono un sottoinsieme di dati personali che richiedono una tutela ancora più elevata, poiché toccano aspetti delicati della vita privata come la salute, l’orientamento sessuale, l’origine etnica e le convinzioni personali.

Qualsiasi diffusione di queste informazioni senza consenso esplicito dell’interessato può costituire una violazione grave della privacy e dei diritti fondamentali della persona.

Normativa sulla protezione dei dati personali

In Italia, la tutela dei dati personali è regolata dal Codice della Privacy (D.lgs. 196/2003), adeguato e integrato dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Entrambi i testi legislativi stabiliscono che il trattamento dei dati deve avvenire solo dopo aver ottenuto un consenso esplicito, informato e specifico, salvo eccezioni previste dalla legge.

Le principali eccezioni (ad esempio, motivi di interesse pubblico o obblighi legali) non autorizzano comunque la diffusione indiscriminata dei dati, ma richiedono un rigoroso controllo e una motivazione chiara.

Quando si può fare a meno del consenso

Pur essendo il consenso la base su cui poggia la maggior parte dei trattamenti, la legge contempla alcuni casi in cui il trattamento è legittimo senza un consenso esplicito.

Ad esempio, ciò è legittimo quando è necessario per eseguire un contratto o adempiere a obblighi contrattuali, oppure quando il titolare del trattamento è vincolato da norme di legge, come nei casi di obblighi fiscali o di sicurezza pubblica. Un'altra circostanza è rappresentata dalla salvaguardia degli interessi vitali dell’interessato o di altre persone.

Inoltre, il trattamento può essere giustificato da finalità di interesse pubblico o dall’esercizio di pubblici poteri, oppure quando prevale un legittimo interesse del titolare, a condizione che non vengano compromessi diritti e libertà fondamentali di tutte le persone coinvolte.

Tuttavia, anche in queste situazioni, il trattamento dev’essere proporzionato e non deve mai ledere i diritti fondamentali dell’individuo.

Come riconoscere una violazione della privacy

La violazione della privacy può manifestarsi in diversi modi, spesso difficili da individuare immediatamente.

Tra le situazioni più comuni, troviamo la condivisione non autorizzata di dati sensibili su piattaforme pubbliche come forum e social network, che espone le informazioni personali a un vasto pubblico senza alcuna protezione.

Un altro esempio è il furto di identità, realizzato attraverso tecniche di phishing, dove i nostri dati vengono sottratti e usati in maniera illecita per fini non autorizzati. Vi è poi la divulgazione indebita da parte di aziende, enti pubblici o individui che, spesso per negligenza o scarsa attenzione alla sicurezza, rendono accessibili informazioni personali.

Infine, un utilizzo scorretto delle informazioni per scopi differenti da quelli dichiarati al momento della raccolta rappresenta una forma insidiosa di violazione.

In tutte queste circostanze, è essenziale agire tempestivamente per contenere i danni e ristabilire la legalità.

Come difendersi: gli strumenti a disposizione

La normativa italiana ed europea mette a disposizione dell’interessato diversi strumenti per far valere i propri diritti.

Nel caso in cui si ritenga di aver subito una violazione della privacy, il primo passo da compiere è rivolgersi direttamente al titolare del trattamento o al responsabile designato, richiedendo spiegazioni dettagliate sulle modalità di utilizzo dei dati personali e tutta la documentazione pertinente. Ricordiamo che è possibile chiedere la cancellazione (diritto all’oblio) o la rettifica di informazioni inesatte.

Questo approccio iniziale permette non solo di comprendere meglio la situazione, ma anche di raccogliere informazioni utili per eventuali azioni successive.

Se le risposte ricevute non sono soddisfacenti o se si ritiene che la violazione sia grave, si può procedere segnalando l’accaduto al Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP), l’autorità preposta alla tutela della privacy in Italia. Attraverso un reclamo formale, è possibile richiedere un’indagine approfondita sulla questione.

Non solo, qualora i danni subiti siano significativi, sia sul piano economico che morale, e sussistano gli estremi legali, è possibile intraprendere un’azione legale per ottenere un risarcimento.

Il reclamo al Garante per la Protezione dei Dati

La strada più diretta per ottenere tutela è il reclamo al Garante per la Protezione dei Dati Personali. Per farlo, occorre:

Su Lettera Senza Busta trovi un modulo di reclamo GPDP già pronto e precompilato per la violazione della normativa sui dati personali. In più, se utilizzi il servizio SuperPEC, che si attiva gratis e non richiede alcun canone annuo, potrai inviare velocemente il tuo reclamo al Garante della Privacy.

Con pochi click!

In questo modo, avrai la certezza di spedire un atto con pieno valore legale, in modo rapido e tracciabile.

Conclusioni

La diffusione non autorizzata di informazioni personali può generare danni considerevoli, non solo di natura economica ma anche reputazionale ed emotiva. Se pensi di aver subito una violazione della privacy, agire tempestivamente è fondamentale.

Documenta la violazione, esercita i tuoi diritti di accesso, rettifica e cancellazione, e se necessario, invia un reclamo formale al Garante per la Protezione dei Dati.

Grazie ai servizi di Lettera Senza Busta, potrai semplificare e velocizzare queste procedure, sfruttando i modelli precompilati e la pratica SuperPEC per le comunicazioni ufficiali.

Proteggere i propri dati significa proteggere la propria libertà e la propria dignità: non esitare a difendere i tuoi diritti nel momento in cui ritieni che siano stati lesi.


Dati personali condivisi senza consenso: domande & risposte

Cosa fare se i miei dati personali sono stati condivisi senza il mio consenso?

Se ritieni che i tuoi dati personali siano stati condivisi senza il tuo consenso, puoi innanzitutto contattare il titolare del trattamento per richiedere spiegazioni. In seguito, puoi segnalare la violazione al Garante per la Protezione dei Dati Personali, fornendo tutta la documentazione necessaria, come screenshot o copie di comunicazioni. Se necessario, puoi avviare un’azione legale per ottenere il risarcimento dei danni.

Quali diritti posso esercitare per proteggere i miei dati personali?

Hai il diritto di accedere ai tuoi dati personali, chiedere la rettifica di informazioni inesatte e richiedere la cancellazione dei dati (diritto all’oblio). Inoltre, puoi opporsi al trattamento in determinati casi o richiedere una limitazione del trattamento. Se pensi che i tuoi diritti siano stati violati, allora puoi presentare un reclamo presso il Garante per la Protezione dei Dati.

Come presentare il reclamo al Garante per la Protezione dei Dati?

Per presentare un reclamo al Garante per la Protezione dei Dati, è necessario raccogliere tutta la documentazione che dimostri la violazione, compilare il modulo di reclamo disponibile sul sito del Garante e inviarlo tramite PEC, raccomandata o consegna a mano. Puoi anche utilizzare servizi come SuperPEC per inviare il reclamo in modo rapido e tracciabile.