NEWS 22-01-2025

Classi documentali: ecco come funzionano i criteri di organizzazione

In questo articolo parliamo di...

Le classi documentali e i titolari strutturati garantiscono organizzazione, efficienza e conformità normativa, diventando strumenti indispensabili per aziende e Pubblica Amministrazione.

Ti sei mai chiesto come fanno le grandi organizzazioni a non perdersi in un mare di documenti? La risposta, spesso sottovalutata, risiede nelle classi documentali. Immaginale come le etichette ordinate e precise in un archivio ben organizzato.

Ogni documento, che sia una fattura, una delibera o una semplice email, viene identificato e collocato in una categoria specifica in base alle sue caratteristiche intrinseche.

Parliamo della sua tipologia, degli attributi chiave che lo definiscono e dell'uso a cui è destinato.

Questa categorizzazione, apparentemente semplice, è la chiave per un'organizzazione logica, un accesso rapido e una gestione ottimale del ciclo di vita di ogni singolo documento.

Ma come si traduce tutto ciò nella pratica? Lo scopriamo in questo articolo di LetteraSenzaBusta.

Il ruolo del titolario

Per dare forma a queste categorie e creare un sistema di classi documentali funzionante, le organizzazioni si affidano a uno strumento fondamentale: il titolario, anche chiamato piano di classificazione.

Per capire meglio di cosa si tratta, pensatelo come la mappa concettuale dell'archivio. È una struttura gerarchica che ordina i documenti seguendo le funzioni e le attività specifiche dell'ente o dell'azienda che li produce. Al suo interno troviamo i titoli e le classi principali, che rappresentano le macro-aree di attività, come "amministrazione del personale" o "gestione finanziaria".

Poi, si scende nel dettaglio con le sottoclassi, che specificano ulteriormente le attività, ad esempio "assunzioni" o "pagamenti fornitori".

Per evitare ambiguità e garantire uniformità, ogni voce del titolario è accompagnata da descrizioni esplicative che chiariscono i criteri di classificazione. Un titolario ben progettato è stabile, chiaro e completo, capace di adattarsi alle esigenze mutevoli dell'organizzazione e di garantire coerenza nel tempo, anche di fronte a riorganizzazioni interne.

Ma perché questo sistema è così importante, soprattutto nel settore pubblico?

L'obbligatorietà nella pubblica amministrazione

Se per le aziende private una buona gestione documentale è un vantaggio competitivo, per la Pubblica Amministrazione italiana è un vero e proprio obbligo di legge.

Ogni documento prodotto o ricevuto, indipendentemente dal suo formato – che sia una lettera cartacea o un file digitale – DEVE – essere classificato secondo criteri ben definiti.

Questa imposizione normativa non è un mero esercizio burocratico, come si potrebbe pensare, ma risponde a esigenze fondamentali. Innanzitutto, garantisce la trasparenza amministrativa, permettendo ai cittadini di accedere alle informazioni di loro interesse in maniera chiara e strutturata.

In secondo luogo, assicura la conservazione a norma dei documenti, preservandone autenticità, integrità e leggibilità nel tempo, un aspetto fondamentale per la memoria storica e la validità legale degli atti.

Infine, l'obbligatorietà della classificazione contribuisce all'ottimizzazione della gestione documentale interna, riducendo errori, tempi di ricerca e inefficienze nei processi.

Integrato con il protocollo informatico, il sistema di classificazione diventa un potente strumento per gestire l'archivio corrente e pianificare in modo efficace la selezione e lo scarto dei documenti non più utili.

Ma quali sono i benefici concreti di adottare questi criteri di organizzazione?

I vantaggi concreti dei criteri di organizzazione

Adottare un sistema di organizzazione basato sulle classi documentali porta con sé una serie di vantaggi tangibili. Uno dei più evidenti è l'efficienza.

Se si deve trovare un documento specifico in un archivio disordinato, possono volerci anche ore di ricerca frustrante. Con le classi documentali, i tempi di ricerca si riducono drasticamente, permettendo ai dipendenti di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto.

Un altro beneficio fondamentale è il rispetto delle normative. Le leggi sulla conservazione e sul trattamento dei dati sono sempre più stringenti, e un sistema di classificazione adeguato aiuta le organizzazioni a rimanere conformi, evitando sanzioni e controversie legali.

Non dimentichiamo la conservazione del patrimonio informativo. Documenti di valore storico o amministrativo vengono protetti e valorizzati, diventando una risorsa preziosa per l'organizzazione. Infine, un buon sistema di classi documentali rende l'accesso ai documenti facile e intuitivo per tutti gli utenti autorizzati.

E come si inserisce in tutto questo la digitalizzazione?

La digitalizzazione dei documenti: una necessità impellente

La digitalizzazione dei documenti non è più un optional, ma una vera e propria necessità per le organizzazioni che guardano al futuro. Non si tratta semplicemente di scansionare fogli di carta, ma di implementare un sistema completo per la gestione digitale dei documenti.

I vantaggi sono innumerevoli. L'accesso è immediato: grazie ai metadati associati a ogni file, trovare un documento diventa questione di secondi. Si assiste a una significativa riduzione dei costi, eliminando la necessità di archivi fisici ingombranti e i processi manuali dispendiosi in termini di tempo e risorse.

La sicurezza aumenta, grazie a sistemi di backup e crittografia che proteggono le informazioni da smarrimenti o accessi non autorizzati. Inoltre, la digitalizzazione facilita la conformità normativa, permettendo di rispettare le linee guida AgID e il GDPR in maniera più semplice ed efficace.

E per chi cerca soluzioni innovative ed efficienti, esistono piattaforme come DocuCloud di LetteraSenzaBusta. Si tratta di un servizio di conservazione digitale decennale a norma di legge che si basa sul consumo effettivo.

Cosa significa?

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Le classi documentali e i criteri di organizzazione sono la chiave per una gestione documentale efficace, sia nel settore pubblico che in quello privato. La transizione al digitale, con l'implementazione di strumenti innovativi, rappresenta un passo fondamentale per migliorare l'efficienza, garantire la sicurezza e rispettare le normative vigenti.

Investire in una gestione documentale strutturata significa costruire un futuro più agile e competitivo. E allora, affidati a LetteraSenzaBusta se vuoi approfittare di una soluzione efficiente, conveniente e a norma di legge.


Classi documentali: domande & risposte

Cosa si intende esattamente con il termine "titolario" nel contesto della gestione documentale?

Il titolario, o piano di classificazione, è uno schema organizzativo gerarchico che funge da ossatura per la classificazione dei documenti all'interno di un'organizzazione. Immaginate l'indice di un libro: il titolario fa qualcosa di simile per i documenti. È strutturato in categorie principali, che rappresentano le funzioni chiave dell'ente (ad esempio, "Affari Generali", "Risorse Umane"), e in sottocategorie più specifiche, che dettagliano le attività all'interno di ciascuna funzione (come "Gestione del Personale", "Contabilità"). Ogni livello della gerarchia è accompagnato da descrizioni che chiariscono l'ambito di ciascuna classe, assicurando che i documenti vengano archiviati in modo coerente e logico. Un titolario ben progettato è fondamentale per una ricerca efficiente e una gestione efficace del ciclo di vita dei documenti.

Quali sono i principali vantaggi derivanti dall'adozione di un sistema di classi documentali digitalizzato rispetto a un archivio cartaceo tradizionale?

Passare da un archivio cartaceo tradizionale a un sistema di classi documentali digitalizzato offre benefici significativi su diversi fronti. Innanzitutto, la ricerca dei documenti diventa incredibilmente più rapida ed efficiente: non è più necessario sfogliare manualmente faldoni e raccoglitori, ma è sufficiente una ricerca per parole chiave o metadati. Questo si traduce in un notevole risparmio di tempo e risorse. Inoltre, la digitalizzazione riduce drasticamente lo spazio fisico necessario per l'archiviazione, eliminando i costi associati alla gestione di archivi fisici. La sicurezza dei documenti è notevolmente migliorata grazie a sistemi di backup e controlli di accesso, proteggendo le informazioni da smarrimenti, danni o accessi non autorizzati. Infine, la digitalizzazione facilita la collaborazione e la condivisione dei documenti tra i membri del team, migliorando la produttività complessiva dell'organizzazione.

In che modo la digitalizzazione dei documenti contribuisce al rispetto delle normative, in particolare del GDPR, nel contesto delle classi documentali?

La digitalizzazione dei documenti, integrata con un sistema di classi documentali ben definito, gioca un ruolo cruciale nel garantire la conformità a normative come il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati). La classificazione digitale permette di attribuire metadati specifici a ciascun documento, inclusi quelli relativi alla privacy e al trattamento dei dati personali. Questo facilita l'identificazione e la gestione dei dati sensibili, consentendo di applicare misure di sicurezza adeguate, come la crittografia e i controlli di accesso. Inoltre, la digitalizzazione semplifica i processi di gestione del consenso, di rettifica o cancellazione dei dati (il cosiddetto "diritto all'oblio"), come richiesto dal GDPR. Un sistema digitale ben strutturato permette di tracciare le modifiche e gli accessi ai documenti, fornendo una cronologia dettagliata che è fondamentale in caso di audit o verifiche da parte delle autorità competenti.