RECLAMI 31-01-2025

Regolamento UE passeggeri: diritti e tutele nel trasporto aereo

In questo articolo parliamo di...

Ritardi, cancellazioni e negato imbarco: una rete di sicurezza che protegge tutti i viaggiatori negli aeroporti europei.

Quando si parla di viaggi aerei all'interno o in partenza dall'Unione Europea, è fondamentale essere consapevoli dell'ampio raggio d'azione del Regolamento UE sui diritti dei passeggeri.

Questo insieme di norme non fa distinzioni tra la tipologia di volo – che sia un volo di linea prenotato con largo anticipo, un charter organizzato per un gruppo, o un volo low-cost alla ricerca dell'offerta migliore – né considera la classe di viaggio o il prezzo pagato per il biglietto.

La protezione si estende a tutti, con alcune specifiche eccezioni. Ma quali sono esattamente queste eccezioni e a chi si applica in modo inequivocabile questa normativa? Lo scopriamo assieme in questo articolo di LetteraSenzaBusta.

Ambito di applicazione: a chi si rivolge il regolamento?

Il Regolamento UE abbraccia un vasto panorama di situazioni nel trasporto aereo. Si applica a tutti i voli che decollano da un aeroporto situato nel territorio di uno Stato membro dell'UE, così come a quelli che atterrano in uno Stato membro, a condizione che la compagnia aerea operante sia anch'essa europea.

Questa ampia applicazione garantisce che la maggior parte dei viaggiatori che utilizzano gli aeroporti europei sia protetta dai diritti sanciti dal regolamento.

Tuttavia, è importante notare che esistono alcune eccezioni specifiche. Ad esempio, i voli militari o governativi, per la loro natura particolare e le finalità non commerciali, sono esclusi dall'ambito di applicazione del regolamento. Allo stesso modo, i viaggi completamente gratuiti e non accessibili al pubblico generale non rientrano nelle tutele previste.

Un aspetto fondamentale è che il regolamento si applica obbligatoriamente a tutte le compagnie aeree che possiedono una licenza operativa rilasciata da uno Stato membro dell'UE, indipendentemente dal luogo in cui ha sede la compagnia. Questo significa che anche se una compagnia aerea ha la sua base al di fuori dell'UE, se opera voli in partenza da un aeroporto europeo, è tenuta a rispettare le disposizioni del regolamento.

Comprendere l'ambito di applicazione è il primo passo per conoscere i propri diritti come passeggeri, ma cosa succede in situazioni specifiche come il negato imbarco?

Negato imbarco: cosa fare se non si sale a bordo?

Il negato imbarco è una situazione frustrante, spesso generata dall'overbooking, una pratica comune tra le compagnie aeree per massimizzare l'utilizzo dei posti disponibili e prevenire perdite economiche dovute a passeggeri che non si presentano. In pratica, la compagnia vende più biglietti rispetto ai posti effettivamente disponibili sull'aeromobile.

Quando si verifica una situazione di overbooking e tutti i passeggeri si presentano al gate, alcuni si vedono negare l'imbarco. Il Regolamento UE prevede tutele specifiche in questi casi. Innanzitutto, ai passeggeri a cui viene negato l'imbarco viene offerta la possibilità di scegliere tra il rimborso integrale del biglietto per la parte di viaggio non effettuata, oppure un volo alternativo per raggiungere la destinazione finale.

Oltre a questa scelta, è previsto un risarcimento economico che varia in base alla distanza del volo: 250 euro per voli fino a 1500 km, 400 euro per voli tra 1500 e 3500 km, e 600 euro per voli di distanza superiore.

La compagnia aerea ha anche l'obbligo di fornire assistenza ai passeggeri in attesa del volo alternativo, che include pasti e bevande in congruo rapporto all'attesa, sistemazione alberghiera se necessario e la possibilità di effettuare chiamate telefoniche o inviare email.

Tuttavia, è importante sottolineare che queste tutele non si applicano in determinate circostanze. Se il passeggero non rispetta i requisiti essenziali per il viaggio, come ad esempio non essere in possesso dei documenti di viaggio validi o presentarsi al check-in oltre l'orario limite, non potrà beneficiare delle compensazioni previste dal regolamento.

Il negato imbarco è una problematica concreta, ma cosa accade quando, invece di un problema all'imbarco, il volo viene direttamente cancellato?

Cancellazione del volo: quali sono i diritti in caso di imprevisti?

La cancellazione di un volo può scombussolare completamente i piani di viaggio, causando notevoli disagi e frustrazione. Fortunatamente, il Regolamento UE stabilisce precise tutele per i passeggeri in queste situazioni.

In caso di cancellazione, la compagnia aerea è tenuta ad offrire ai passeggeri la scelta tra il rimborso integrale del biglietto entro sette giorni, oppure la riprotezione su un volo alternativo verso la destinazione finale, a condizioni di trasporto comparabili. Questa riprotezione può avvenire il prima possibile o in una data successiva a scelta del passeggero, in base alla disponibilità.

Oltre al rimborso o alla riprotezione, la compagnia aerea deve fornire assistenza ai passeggeri in attesa del volo alternativo, offrendo pasti, bevande e, se necessario, sistemazione alberghiera e trasferimento da e per l'aeroporto.

Un aspetto importante è che, in determinate circostanze, i passeggeri hanno diritto anche a una compensazione economica, simile a quella prevista per il negato imbarco. Tuttavia, la compagnia aerea non è tenuta a pagare la compensazione se la cancellazione è comunicata al passeggero almeno 14 giorni prima della partenza prevista.

Ci sono anche altre circostanze in cui la compagnia è esonerata dal pagamento della compensazione, le cosiddette "circostanze eccezionali". Queste includono eventi straordinari e imprevedibili che sfuggono al controllo della compagnia, come: condizioni meteorologiche estreme che rendono pericoloso il volo, situazioni di instabilità politica che compromettono la sicurezza, o emergenze sanitarie che impediscono l'operatività.

È fondamentale comprendere che la compagnia deve comunque dimostrare che la cancellazione è stata causata da tali circostanze eccezionali.

Ma cosa succede quando il volo non viene cancellato, ma subisce un ritardo significativo?

Ritardo prolungato: come ottenere assistenza e compensazione?

I ritardi prolungati sono un'altra fonte comune di disagio per i passeggeri aerei. Il Regolamento UE prevede specifici diritti in caso di ritardo, graduati in base alla durata del ritardo e alla distanza del volo.

Per ritardi superiori a 2 ore per voli fino a 1500 km, la compagnia aerea deve fornire ai passeggeri assistenza, che si traduce in pasti e bevande in relazione all'attesa, nonché la possibilità di effettuare gratuitamente due chiamate telefoniche o inviare email. Per voli tra 1500 e 3500 km, l'assistenza scatta dopo 3 ore di ritardo, mentre per voli di distanza superiore a 3500 km, l'obbligo di assistenza sorge dopo 4 ore di ritardo. Se il ritardo all'arrivo supera le 3 ore, il passeggero può avere diritto a una compensazione economica, con gli stessi importi previsti per il negato imbarco e la cancellazione (250, 400 o 600 euro a seconda della distanza del volo).

Un aspetto importante da considerare è il caso delle connessioni perse a causa del ritardo del volo precedente. In queste situazioni, la compagnia aerea è tenuta a riprogrammare il viaggio del passeggero, offrendo un volo alternativo per raggiungere la destinazione finale.

Se ciò non fosse possibile in tempi ragionevoli, la compagnia potrebbe essere tenuta a fornire sistemazione alberghiera e trasferimento.

È fondamentale che i passeggeri conservino la documentazione relativa al volo, come la carta d'imbarco e la conferma di prenotazione, in quanto potrebbero essere necessarie per presentare un reclamo.

Ma come si fa valere concretamente i propri diritti e a chi ci si può rivolgere in caso di problemi?

Risorse disponibili per gestire il tuo reclamo

Per semplificare ulteriormente il processo di rivendicazione dei propri diritti, soluzioni innovative come Reclamo Sicuro e SuperPEC, offerte da LetteraSenzaBusta, rappresentano strumenti validi ed efficienti.

Reclamo Sicuro permette di compilare reclami online in modo guidato grazie a modelli precompilati, ottimizzando i tempi e la precisione. SuperPEC, invece, offre la possibilità di inviare comunicazioni con pieno valore legale senza la necessità di sottoscrivere abbonamenti, garantendo che la propria richiesta venga gestita tempestivamente e con la giusta formalità dalla compagnia aerea. SuperPEC ha il medesimo valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento, ma può essere spedita più velocemente, anche dal proprio smartphone.

Mantenere la calma e seguire una procedura ben documentata rimane essenziale per far valere i propri diritti.

Conoscere i propri diritti è il primo passo per tutelarsi in caso di disagi durante un viaggio aereo. Il Regolamento UE rappresenta un importante strumento di protezione per i passeggeri, garantendo assistenza e compensazione in situazioni di negato imbarco, cancellazione o ritardo prolungato.

Per navigare al meglio nel complesso mondo dei diritti dei passeggeri aerei, è possibile consultare il portale ufficiale "Your Europe", che offre guide dettagliate e complete, spiegando in modo chiaro i diritti e fornendo indicazioni precise sui passi da seguire per presentare un reclamo. Per un accesso ancora più immediato alle informazioni, è disponibile l'applicazione mobile ufficiale dell'UE, "Passenger Rights", che consente di consultare le normative e verificare i propri diritti direttamente dal proprio smartphone o tablet.

Ricordarsi di conservare sempre la documentazione di viaggio e di seguire le procedure di reclamo previste è fondamentale per far valere le proprie ragioni e ottenere il giusto risarcimento.


Regolamento UE passeggeri: domande frequenti

Cosa devo fare se il mio volo viene cancellato poco prima della partenza e la compagnia aerea non mi offre un'alternativa soddisfacente?

In caso di cancellazione a breve termine, è fondamentale rivolgersi immediatamente al personale della compagnia aerea presente in aeroporto per richiedere informazioni sui propri diritti e sulle opzioni disponibili. La compagnia è tenuta a offrire la scelta tra il rimborso completo del biglietto entro sette giorni o la riprotezione su un volo alternativo verso la destinazione finale. Se le alternative proposte non soddisfano le proprie esigenze, è importante comunicarlo chiaramente e chiedere ulteriori chiarimenti. Conservare sempre la documentazione di viaggio (carta d'imbarco, prenotazione) e prendere nota dell'orario della comunicazione della cancellazione. In seguito, se la compagnia non rispetta i propri obblighi, è possibile presentare un reclamo formale alla compagnia aerea e, in caso di esito negativo, all'ENAC, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile in Italia. Considerare anche l'utilizzo di piattaforme di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) per una soluzione più rapida.

La compagnia aerea mi ha negato l'imbarco a causa di overbooking, ma mi ha offerto un risarcimento inferiore a quello previsto dal Regolamento UE. Cosa posso fare?

Se viene negato l'imbarco a causa di overbooking, il Regolamento UE stabilisce chiaramente gli importi minimi di compensazione a cui si ha diritto (250, 400 o 600 euro a seconda della distanza del volo). Se la compagnia offre un risarcimento inferiore, è importante non accettare immediatamente e far presente che si è a conoscenza dei propri diritti sanciti dal Regolamento UE. Richiedere per iscritto il motivo del negato imbarco e l'ammontare del risarcimento offerto. Successivamente, si può presentare un reclamo formale alla compagnia aerea, allegando la documentazione di viaggio e la comunicazione della compagnia. Se la risposta non è soddisfacente, è possibile rivolgersi all'ENAC, fornendo tutti i dettagli del caso. È utile sapere che si possono anche utilizzare i servizi di assistenza di società specializzate nel recupero dei risarcimenti aerei, che si occuperanno della pratica per conto del passeggero.

Sono rimasto bloccato in aeroporto per un ritardo di oltre 5 ore a causa di un guasto tecnico all'aereo. Ho diritto a un risarcimento anche se la causa del ritardo non dipende direttamente dalla compagnia?

Sì, in caso di ritardo all'arrivo superiore alle 3 ore, si ha diritto a una compensazione economica a meno che la compagnia aerea possa dimostrare che il ritardo è stato causato da "circostanze eccezionali". Un guasto tecnico all'aereo, a meno che non derivi da eventi esterni straordinari (come ad esempio sabotaggio), non rientra generalmente nella definizione di circostanze eccezionali. La compagnia è responsabile della manutenzione dei propri aeromobili e i guasti tecnici sono considerati eventi gestibili. Pertanto, in questo caso, si ha diritto alla compensazione prevista dal Regolamento UE in base alla distanza del volo. È importante presentare un reclamo alla compagnia aerea, specificando la durata del ritardo e la motivazione addotta dalla compagnia. Se la risposta non è soddisfacente, è possibile rivolgersi all'ENAC per un intervento.