CONSERVAZIONE 24-04-2025

Conservazione cloud: cos'è e perché sta diventando lo standard

Takeaways:

Capire la conservazione cloud: definizione e funzionamento essenziale

Un tempo, un documento importante era un foglio di carta, magari con un timbro e una firma a inchiostro. La sua fisicità era parte della sua garanzia. Oggi, fatture, contratti, comunicazioni ufficiali nascono e vivono come file, sequenze di bit intangibili.

Come possiamo essere certi che quel file rimanga identico a sé stesso domani, tra un anno, o tra dieci? Come ne assicuriamo il valore legale nel tempo, proteggendolo da modifiche accidentali, obsolescenza tecnologica o cancellazioni?

La risposta a queste domande cruciali si trova nella conservazione cloud a norma. Non confondiamola con il semplice salvataggio di file su piattaforme online generiche; parliamo di un servizio specifico, un processo tecnologico e normativo progettato per "sigillare" i documenti digitali. Questo processo ne garantisce autenticità, integrità, leggibilità e reperibilità per tutto il periodo richiesto dalla legge, spesso seguendo le rigide direttive dell'Agenzia per l'Italia digitale (AgID). Sta diventando rapidamente lo standard non per moda, ma per necessità: è il modo moderno e sicuro per dare ai nostri documenti digitali quella solidità e quella validità probatoria che un tempo appartenevano alla carta.

Scopriamo insieme come funziona e quali sono le sue caratteristiche fondamentali.

Cos'è esattamente la conservazione cloud e cosa la differenzia dallo storage online?

Approfondiamo la definizione.

La conservazione cloud non è un semplice backup o un deposito di file online. Mentre il cloud storage (come Google Drive, Dropbox, OneDrive) offre spazio per archiviare e sincronizzare file rendendoli accessibili da più dispositivi, la conservazione digitale a norma in cloud è un servizio regolamentato che applica procedure specifiche per "cristallizzare" il documento nel tempo.

La differenza fondamentale risiede nel valore legale: lo storage semplice non garantisce che un file non sia stato modificato o che la data sia certa. La conservazione a norma, invece, attraverso l'uso di firme digitali qualificate, marche temporali opponibili a terzi e metadati specifici, assicura che il documento conservato sia autentico, integro e immodificabile dalla data della sua apposizione nel sistema.

Il processo prevede tipicamente la creazione di "pacchetti di versamento" contenenti i documenti e i metadati associati, che vengono poi trasformati dal sistema in "pacchetti di archiviazione", gestiti secondo standard tecnici precisi per tutta la durata legale della conservazione. Questo garantisce la validità probatoria del documento digitale in caso di contenziosi o verifiche fiscali.

Le caratteristiche tecniche fondamentali della conservazione in cloud

Dal punto di vista tecnico, un sistema di conservazione cloud a norma si basa su diverse caratteristiche chiave per assicurare i requisiti richiesti.

Innanzitutto, l'integrità dei dati è garantita dall'uso di funzioni di hash (impronte informatiche univoche) e dall'apposizione di firme digitali qualificate sui pacchetti di archiviazione. Queste tecnologie permettono di rilevare qualsiasi alterazione, anche minima, avvenuta dopo la presa in carico del documento.

La data certa è assicurata dall'uso di marche temporali qualificate, emesse da enti certificatori accreditati, che attestano legalmente il momento in cui il documento è stato formato o conservato.

L'infrastruttura tecnologica dei provider di conservazione cloud è progettata per la massima sicurezza e affidabilità: server ridondati, spesso distribuiti geograficamente (geo-ridondanza), sistemi di backup automatici e piani di disaster recovery proteggono i dati da guasti hardware, eventi catastrofici o attacchi informatici.

La sicurezza è rafforzata da crittografia avanzata, sia per i dati in transito verso il cloud sia per quelli archiviati (a riposo), e da rigorosi controlli sugli accessi, assicurando che solo gli utenti autorizzati possano consultare i documenti secondo permessi definiti. L'accessibilità controllata permette di reperire i documenti in modo rapido e sicuro tramite interfacce dedicate.

Conservazione cloud e conformità normativa: un binomio essenziale

Un aspetto cruciale che caratterizza la conservazione cloud "a norma" è la sua intrinseca aderenza alle normative vigenti, in Italia principalmente il Codice dell'amministrazione digitale (CAD) e le Linee guida AgID sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici. Queste regole definiscono i requisiti tecnici e organizzativi che un sistema di conservazione deve possedere per garantire il valore legale dei documenti nel tempo.

La conformità normativa non è un optional, ma un requisito fondamentale per documenti come fatture elettroniche, libri e registri contabili, contratti firmati digitalmente, messaggi di posta elettronica certificata (PEC) e altri documenti rilevanti ai fini civilistici e fiscali.

Il processo deve essere supervisionato dal Responsabile della conservazione, una figura obbligatoria (interna o esterna all'organizzazione titolare dei documenti) che definisce e attua le politiche di conservazione. È inoltre fondamentale affidarsi a un provider qualificato, un "conservatore accreditato AgID", che garantisca l'adeguatezza dell'infrastruttura e delle procedure utilizzate. Scegliere una soluzione cloud conforme è l'unico modo per assicurare che i documenti digitali siano opponibili a terzi e mantengano la loro validità legale per tutto il periodo richiesto (solitamente 10 anni).

Perché scegliere la conservazione cloud con Letterasenzabusta

La conservazione cloud va ben oltre il semplice salvataggio di file online. È un processo strutturato e normato che garantisce la sicurezza, l'integrità e il valore legale dei documenti digitali nel lungo periodo.

Le sue caratteristiche tecniche, come l'uso di firme digitali, marche temporali e infrastrutture sicure, insieme alla conformità alle normative AgID, la rendono la soluzione ideale per gestire l' crescente mole di informazioni digitali in modo efficiente e a prova di legge.

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Cos'è la conservazione digitale cloud: FAQ

Cos'è esattamente la conservazione cloud e cosa la differenzia dallo storage online?

La conservazione cloud non è un semplice backup o deposito di file online. A differenza del cloud storage, che serve solo a salvare file e renderli accessibili, la conservazione digitale a norma è un processo regolamentato che garantisce l'integrità e l'autenticità dei documenti nel tempo. Utilizza firme digitali qualificate, marche temporali e metadati per assicurare che il file non sia stato modificato, attribuendogli così pieno valore legale.

Quali sono le caratteristiche tecniche fondamentali della conservazione in cloud?

La conservazione cloud a norma si basa su funzioni di hash per garantire l'integrità dei dati, firme digitali qualificate e marche temporali che certificano la data di conservazione. I sistemi sono sicuri e ridondati, con crittografia, backup, piani di disaster recovery e controlli sugli accessi. Tutto questo assicura la leggibilità, la reperibilità e il valore probatorio dei documenti nel tempo.

Qual è il ruolo della conformità normativa nella conservazione cloud?

La conservazione cloud a norma segue precise linee guida normative, come quelle definite dal CAD e dall'AgID. È obbligatorio un Responsabile della conservazione e l'utilizzo di un conservatore accreditato. La conformità garantisce che i documenti mantengano valore legale e siano opponibili a terzi, condizione essenziale per documenti fiscali, contabili o firmati digitalmente.