22 giugno 2022
Firma digitale
È da anni che sentiamo parlare di firma digitale, e quello che ci ripetono in continuazione è che ha la stessa validità legale di quella autografa. E tanto basta sapere per comprendere immediatamente quanto può essere utile questo servizio in un mondo pesantemente informatizzato come quello in cui viviamo.
I più curiosi, però, potrebbero chiedersi quali sono le caratteristiche che garantiscono il valore legale della firma digitale, non tanto sul piano tecnico quanto su quello puramente giuridico.
E la risposta a questo interrogativo è legata a quelli che vengono comunemente chiamati i tre principi della firma digitale.
In questo articolo spiegheremo quali sono e approfondiremo, poi, il funzionamento tecnico di questo servizio e il suo costo. Al termine del contributo, illustreremo cosa fare per ottenere una firma digitale gratuita.
Veniamo subito al dunque e indichiamo di seguito i tre principi sui quali si basa la validità legale della firma digitale.
Il primo è l'autenticità, ovvero la garanzia dell'identità di chi ha sottoscritto il documento informatico, che sia una persona, un'azienda o un ente pubblico.
Il secondo, invece, è l'integrità del file firmato. Secondo questo principio, la firma digitale garantisce che i documenti sui quali è stata inserita non sono stati modificati in seguito alla sua apposizione.
Il terzo, infine, è la non ripudiabilità. In sostanza, questo significa che l'autore di una firma digitale non può negare di aver sottoscritto un documento informatico e, dunque, non può misconoscere la validità di quello che c'è scritto su quest'ultimo. Se volesse farlo, l'onere della prova sarebbe totalmente a suo carico.
È un principio che si applica anche alla firma autografa su carta e che contribuisce a rendere la sua controparte digitale equivalente, dal punto di vista legale, a quest'ultima.
La firma digitale funziona in questo modo: al momento della sottoscrizione viene generato un codice informatico crittografato che viene applicato al relativo documento attraverso una particolare procedura validata da un apposito certificato di firma.
Essendo questo un articolo informativo non specialistico, non è necessario dilungarci nella spiegazione di tutti i particolari tecnici di questo procedimento. Basti sapere che, per compierlo, di solito è necessario utilizzare dei kit di firma digitale costituiti da dispositivi hardware di vario genere: lettori di smart card (associati a una tessera in formato carta di credito), speciali chiavette USB ecc.
Questi vengono forniti dai provider di firma digitale al momento dell'acquisto del servizio e contengono i dati identificativi dell'intestatario e il certificato di cui abbiamo parlato poc'anzi. Quest'ultimo è un file al quale è legato il valore legale delle sottoscrizioni informatiche e che ha una validità di tre anni.
Nella maggior parte dei casi, quando il certificato di firma scade è possibile rinnovarlo una sola volta per un altro triennio pagando una quota variabile in base al provider scelto.
In alternativa ai kit sopra citati, esiste anche una soluzione decisamente più comoda che non necessita dell'utilizzo di alcun hardware: è la firma digitale remota.
Con questo sistema, la sottoscrizione di un documento informatico viene autorizzata tramite l'inserimento di una password OTP (solitamente generata via SMS) e il suo valore legale è legato a un certificato memorizzato sui server del provider.
Il costo della firma digitale varia in base ai seguenti fattori:
In linea di massima, i kit meno costosi sono i lettori di smart card, mentre per avere le chiavette USB all-in-one (che contengono sia i driver che i software di firma) hanno un prezzo leggermente più alto. La firma digitale remota, invece, tende a costare un po' meno rispetto alle soluzioni precedenti grazie all'assenza di hardware associati.
Ad ogni modo, il prezzo totale per il primo acquisto può andare da 35 euro circa (per la firma remota) a 70 euro (per quella standard dotata di chiavetta USB all-in-one).
A queste spese, va aggiunto il costo del rinnovo triennale del certificato. Quest'ultimo si attesta sui 20 euro per le firme digitali tramite kit e sale a 25 euro e più per quelle remote.
In questo articolo abbiamo spiegato quali sono i tre principi della firma digitale che la rendono equivalente, dal punto di vista legale, alla sottoscrizione autografa su carta. Inoltre, abbiamo illustrato il funzionamento di questo servizio e il suo costo in base alla tipologia scelta.
Certo, aggiungere una spesa a quelle che dobbiamo già sostenere quotidianamente non è un pensiero gradevole, ma la firma digitale è così utile (in tante occasioni, praticamente indispensabile) che è davvero difficile riuscire a farne a meno.
E se ti dicessi che puoi averla anche senza spendere un solo centesimo?
Non scherzo: sul nostro sito puoi attivare una firma digitale remota gratuita che si rinnova a costo zero. È cheFirma!, un servizio Pay per sign che paghi solo nel momento in cui sottoscrivi un documento informatico.
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- La firma digitale ha lo stesso valore legale della firma autografa grazie ai tre principi che la regolamentano: autenticità, integrità e non ripudiabilità.
- Il principio dell'autenticità garantisce l'identità del firmatario, sia esso una persona, un'azienda o un ente pubblico.
- Il principio dell'integrità assicura che i documenti firmati digitalmente non siano stati modificati dopo la firma.
- Il principio della non ripudiabilità stabilisce che il firmatario non può negare di aver apposto la firma digitale e non può contestarne la validità.
- La firma digitale viene generata attraverso un processo di crittografia e l'applicazione di un codice informatico al documento. È supportata da un certificato di firma che ne garantisce il valore legale.
- Il costo della firma digitale dipende dal provider scelto, dalla presenza o meno di un kit hardware e dalla tipologia di dispositivo di firma. In media, il costo iniziale varia da circa 35 euro per la firma digitale remota a 70 euro per quella con chiavetta USB. Il rinnovo triennale del certificato ha un costo aggiuntivo di circa 20-25 euro.
- Esiste la possibilità di ottenere una firma digitale remota gratuita tramite servizi come "cheFirma!" offerti da Letterasenzabusta, dove si paga solo quando si sottoscrive effettivamente un documento.
Cos'è che dà alla firma digitale lo stesso valore legale di quella autografa e quanto costa questo servizio?
La firma digitale ha lo stesso valore legale di quella autografa grazie ai tre principi della firma digitale: autenticità, integrità e non ripudiabilità. Il costo del servizio varia a seconda del provider scelto e del tipo di firma digitale utilizzata. Nel 2022, i costi medi possono andare da circa 35 euro per la firma digitale remota a 70 euro per quella con chiavetta USB.
Come funziona la firma digitale?
La firma digitale funziona generando un codice crittografato che viene applicato al documento informatico. Questo codice viene generato durante la sottoscrizione utilizzando un certificato di firma. Solitamente, vengono utilizzati dispositivi hardware come lettori di smart card o chiavette USB. Esiste anche la firma digitale remota che non richiede hardware e si basa sull'autorizzazione tramite password OTP e un certificato memorizzato sui server del provider.
Da cosa dipende il costo della firma digitale e quali sono i costi medi nel 2022?
Il costo della firma digitale dipende dal provider scelto, dalla presenza o meno di un kit e dalla tipologia del dispositivo hardware utilizzato. In generale, i kit meno costosi sono i lettori di smart card, seguiti dalle chiavette USB all-in-one. La firma digitale remota tende ad avere un costo leggermente inferiore grazie all'assenza di hardware associato. Nel 2022, i costi totali per il primo acquisto possono variare da circa 35 euro per la firma remota a 70 euro per quella con chiavetta USB.