Tutto quello che devi sapere per dare le dimissioni via PEC

02 novembre 2022

Pec

Come interrompere il rapporto di lavoro comunicando la propria volontà tramite posta elettronica certificata (e perché puoi farlo solo in determinate situazioni)

Se hai deciso che il lavoro che svolgi non fa più per te, e sei un dipendente, probabilmente stai pensando di interrompere prematuramente il contratto rassegnando le dimissioni.

Hai preparato la tua lettera con tutte le indicazioni richieste dalla legge e sei pronto a farla avere al tuo datore di lavoro.

Certo, però, che consegnarla è davvero una bella seccatura: se ti trovi in una situazione nella quale preferiresti non frequentare più il tuo posto di lavoro, allora la consegna a mano è esclusa, ma puoi ricorrere alla raccomandata A/R, a patto di voler passare ore in fila agli sportelli postali e sprecare il poco tempo libero a tua disposizione.

Forse, esiste una soluzione alternativa per inviare le dimissioni in modo più comodo e rapido? È possibile spedirle via PEC, visto che questo servizio costituisce l'equivalente elettronico della raccomandata con ricevuta di ritorno?

Sì, talvolta è possibile. E grazie a Letterasenzabusta puoi farlo anche da una casella di posta elettronica certificata gratuita.

Nel seguente articolo ti spiego quali sono le modalità previste dalla legge italiana per l'invio delle dimissioni e in quali casi puoi compiere questa operazione tramite PEC.

Quando è possibile presentare la classica lettera di dimissioni via PEC?

Il primo metodo applicabile per comunicare al datore di lavoro la propria volontà di concludere il rapporto professionale è la classica lettera di dimissioni.

Per legge deve essere presentata con un congruo anticipo che varia in base al tipo di contratto, da poche settimane fino ad alcuni mesi. In caso di mancato rispetto del termine di preavviso, il datore di lavoro può richiedere al dipendente il risarcimento dei danni.

Per avere pieno valore legale, la lettera di dimissioni deve soddisfare alcuni requisiti indicati dalla normativa.

Per prima cosa, deve riportare chiaramente la volontà del dipendente di porre fine al rapporto di lavoro e deve indicare la data di decorrenza delle dimissioni stesse. Inoltre deve includere le seguenti informazioni: i dati dell'azienda, quelli del lavoratore e la data in cui quest'ultimo è stato assunto.

La lettera di dimissioni può essere consegnata attraverso le seguenti modalità:

  • a mano;
  • tramite raccomandata con ricevuta di ritorno;
  • via PEC, inviando una copia digitale della lettera all'indirizzo di posta elettronica certificata del datore di lavoro.

Nota bene. Attualmente le dimissioni tramite consegna di una lettera al datore di lavoro sono valide solo per le seguenti categorie:

  • marittimi;
  • lavoratori in prova; dipendenti pubblici;
  • collaboratori domestici;
  • genitori lavoratori.

In tutti gli altri casi la lettera di dimissioni non basta, ma è necessario completare una procedura su un apposito portale istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Come presentare le dimissioni telematiche

La procedura telematica per presentare le dimissioni è stata introdotta a partire dal 2016 e può essere sul sito cliclavoro.gov.it. Il lavoratore può scegliere di eseguirla autonomamente oppure può richiedere il supporto di alcuni soggetti abilitati, tra i quali i patronati e i sindacati.

Per inviare le dimissioni telematiche senza l'aiuto di questi enti il dipendente deve autenticarsi su Cliclavoro inserendo le proprie credenziali INPS, ovvero il PIN inviatogli dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. In alternativa, è possibile autenticarsi anche tramite SPID.

Nel corso della procedura, il dipendente dovrà specificare se il rapporto di lavoro al quale desidera porre fine abbia avuto inizio prima o dopo il 1° gennaio del 2008. Se è antecedente a questa data, sarà necessario inserire alcune informazioni relative al datore di lavoro, tra le quali il suo indirizzo di posta elettronica, il suo codice fiscale e il comune nel quale ha sede. In caso contrario, questi dati vengono recuperati automaticamente dal sistema.

Inoltre, è necessario inserire anche la data di inizio del rapporto di lavoro e il tipo di contratto che lo disciplina, ad esempio 'a tempo indeterminato', 'part-time', 'apprendistato' e via dicendo.

Completata la procedura, il sistema dà conferma dell'esito positivo e invia telematicamente le dimissioni al datore di lavoro. Nel contempo, il dipendente riceve una copia della comunicazione in formato PDF.

Come attivare una PEC gratuita per rassegnare le dimissioni

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In conclusione

In questo articolo ti ho spiegato in quali casi per dare le dimissioni è sufficiente comunicarlo con una lettera che è possibile consegnare a mano, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure via PEC. In tutti gli altri casi, invece, dal 2016 la legge impone di utilizzare il portale Cliclavoro predisposto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Come ti ho spiegato poc'anzi, se hai deciso di dare le dimissioni via PEC hai a disposizione una soluzione economica rispetto alle costose caselle attivabili solo impegnandosi a sostenere i costi di un abbonamento: è SuperPEC, la prima PEC gratuita!

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