La firma digitale vale come la firma autografa? Tutto sul valore legale di questo servizio

07 dicembre 2022

Firma digitale

Normativa italiana sulla firma digitale: le caratteristiche che la rendono l'unica equivalente alle sottoscrizioni nero su bianco

La firma digitale viene pubblicizzata come un servizio praticamente indispensabile in un mondo informatizzato come il nostro. Grazie ad essa è possibile sottoscrivere i documenti elettronici ed evitare di aver a che fare con le loro ingombranti controparti cartacee.

Ma ha davvero lo stesso valore legale delle firme autografe, o esistono delle differenze che la rendono inferiore alla classica sigla nero su bianco?

Risponderemo a questa domanda nel seguente articolo.

Il valore legale della firma digitale

Sì, la firma digitale ha lo stesso valore legale di una sottoscrizione autografa e permette di dare piena validità a qualsiasi documento elettronico.

Questa sua caratteristica è legata alla capacità di garantire quelli che vengono definiti 'i 3 principi della firma digitale', ovvero:

  • autenticità dell'identità del soggetto che ha siglato il documento elettronico;
  • integrità del file. Grazie al sistema di crittografia utilizzato dalla firma digitale, un documento informatico non può essere modificato dopo che è stato sottoscritto;
  • non ripudiabilità. Una volta che un file è stato firmato digitalmente, non può essere disconosciuto dal suo autore.

È opportuno specificare che la validità di una firma digitale dipende dal certificato elettronico, un file che viene fornito al titolare del servizio e che contiene i dati personali di quest'ultimo e del provider, oltre alle chiavi crittografiche necessarie per la sicurezza della procedura di sottoscrizione.

Di norma, è incluso all'interno dei dispositivi che costituiscono i kit di firma, ma può anche essere custodito dal gestore accreditato dall'AgID. In questo caso, si parla di firma digitale remota.

Perché la firma digitale e quella elettronica non sono equivalenti

Poiché in questo articolo ci stiamo occupando del valore legale delle sottoscrizioni informatiche, è opportuno rispondere subito a uno dei dubbi più diffusi sull'argomento: la firma digitale e quella elettronica sono la stessa cosa?

Assolutamente no!

Solo la prima ha pieno valore legale ed è equivalente alla firma autografa. Il secondo termine, invece, indica genericamente qualsiasi metodo di sottoscrizione elettronica, a prescindere dalla validità.

Ad esempio, con 'firma elettronica' si possono indicare quei sistemi utilizzati nelle banche e costituiti da un touch screen e una pennina apposita in grado di scrivere su quest'ultimo. Oppure, anche una semplice procedura di autenticazione tramite nome utente e password può essere considerata una firma elettronica. Ma nessuna di queste opzioni ha pieno valore legale perché non sono in grado di garantire senza ombra di dubbio l'identità del loro proprietario.

La firma digitale, invece, è definibile come una firma elettronica connessa unicamente al suo titolare tramite un sistema di crittografia asimmetrica e basata su un certificato qualificato (quello di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente) che, garantendo i 3 principi sopracitati, possiede pieno valore legale e probatorio in caso di contenzioso.

Una firma digitale è valida per sempre?

Tecnicamente una firma digitale non scade mai, ma lo stesso non si può dire per il relativo certificato elettronico: di norma, quest'ultimo ha una durata di tre anni e può essere rinnovato per un ulteriore triennio al termine del quale perde definitivamente la sua validità.

Quali sono le conseguenze di questo particolare?

È semplice: un documento firmato digitalmente sarà valido al massimo per 6 anni (se la sigla è stata apposta immediatamente dopo aver ottenuto il certificato). Nella maggior parte dei casi, questo periodo è più che sufficiente per tutelare i propri interessi, ma immagina il seguente caso: il tuo certificato sta per scadere. Mancano solo pochi mesi, ma decidi di firmare un documento informatico.

In questo caso, non appena il certificato cesserà di essere valido il tuo file non avrà più valore legale! A meno che non apponi su di esso una Marca Temporale Qualificata.

Di cosa si tratta?

Una Marca Temporale Qualificata è una sorta di sigillo elettronico che indica con precisione la data e l'ora di una firma digitale e che la rende valida anche dopo la scadenza del relativo certificato. Di norma questi 'timbri informatici' hanno una durata di 10 anni, più che sufficienti per essere certi di poter far valere i propri documenti digitali in caso di bisogno.

In conclusione

In questo articolo ti ho spiegato perché la firma digitale ha lo stesso valore legale di quella autografa, a cosa è legata la sua validità e qual è la sua durata.

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