Comunicazione del Titolare Effettivo: c'è tempo fino all'11 maggio per ridurre la sanzione

22 aprile 2024

Firma digitale

Obbligo di comunicazione del Titolare Effettivo: scadenza definitiva e implicazioni legali

L'obbligo di comunicazione del Titolare Effettivo, introdotto di recente, rappresenta un punto di svolta significativo nella gestione della trasparenza finanziaria e legale delle entità giuridiche operanti nel Paese. Da società di capitali a trust, passando per associazioni e fondazioni, la richiesta di identificare chiaramente i soggetti che esercitano il controllo effettivo è ormai una realtà inderogabile.

Inizialmente stabilita per l'11 dicembre 2023, la data entro la quale eseguire la comunicazione è stata definitivamente fissata per l'11 aprile 2024 con pochissimi giorni di preavviso, tanto che ancora numerose imprese e altri enti che rientrano nell'obbligo non hanno avuto il tempo di mettersi in regola.

Tuttavia, non è ancora troppo tardi per rimediare: chi comunica il Titolare Effettivo tempestivamente può ancora evitare di incorrere nelle sanzioni più pesanti previste dalla normativa.

Ti chiedi in che modo? Ti spieghiamo tutto nel seguente articolo.

In cosa consiste l'obbligo di comunicazione del Titolare Effettivo?

Come abbiamo già spiegato in un articolo dedicato, a partire dal 10 ottobre 2023 la normativa italiana richiede a tutte le imprese e entità giuridiche, incluse fondazioni, associazioni, e trust, di comunicare i loro "titolari effettivi" al Registro delle Imprese. Questo adempimento è stato stabilito per aumentare la trasparenza finanziaria e legale, prevenendo così fenomeni di evasione fiscale e finanziamento illegale.

L'obbligo riguarda diverse forme di entità giuridiche:

  • imprese con personalità giuridica, come società di capitali, cooperative sociali e imprese sociali. I titolari effettivi possono essere identificati attraverso criteri come il controllo diretto o indiretto delle partecipazioni o il possesso di poteri di rappresentanza, amministrazione o direzione;
  • enti non profit come associazioni e fondazioni. Anche gli enti non lucrativi devono comunicare i loro titolari effettivi, che possono includere fondatori, beneficiari identificabili, e persone che detengono poteri di rappresentanza legale, direzione o amministrazione;
  • trust e istituti similari, sia quelli residenti in Italia sia quelli non residenti che producono redditi nel Paese.

La comunicazione del titolare effettivo deve essere effettuata tramite il sistema telematico DIRE del Registro Imprese. L'istanza, che non richiede allegati, deve essere firmata digitalmente.

La decisione del TAR del Lazio: quali sono le conseguenze per le imprese?

Come noto ai meglio informati, la scadenza dei termini per la comunicazione di cui al presente articolo fu inizialmente fissata per l'11 dicembre 2023, ma venne sospesa dal TAR del Lazio in seguito alla richiesta dei Presidenti dei Consigli nazionali di commercialisti, avvocati e notai di prorogare tali termini in modo da risolvere le incertezze in materia e dare tempo agli interessati di soddisfare l'obbligo in tempi accettabili.

La questione è stata ripresa in mano dallo stesso TAR che ha preso una decisione definitiva con due sentenze pubblicate il 9 aprile.

In sostanza, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha confermato la validità dei provvedimenti ministeriali che impongono l'obbligo di comunicazione dei dati dei titolari effettivi, respingendo i ricorsi presentati contro tale normativa. Con il rigetto di tali istanze, sono stati ripristinati i termini stabiliti in precedenza, che sono scaduti l'11 aprile 2024.

Il mancato rispetto di tale scadenza comporta l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, come delineato dall'art. 2630 del Codice Civile. In particolare, chi non ha adempiuto entro il termine previsto potrà essere soggetto a multe variabili da 103 euro a 1.032 euro. Tuttavia, se la comunicazione viene effettuata entro trenta giorni dalla scadenza, la sanzione prevista viene ridotta a un terzo.

Facendo un rapido calcolo, qualora la comunicazione del Titolare Effettivo venga presentata entro 30 giorni dai termini (dunque entro l'11 maggio 2024), la sanzione minima è ridotta da 103 euro a 34,33 euro. Quella massima da 1.032 euro a 344 euro.

Come comportarsi in seguito alla decisione del TAR del Lazio

A questo punto, se ti ritrovi nella necessità di comunicare il Titolare Effettivo al Registro delle Imprese, avrai ben compreso quanto possa fare la differenza adempiere a quest'obbligo entro l'11 maggio 2024 in termini di risparmio economico.

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In conclusione

L'introduzione dell'obbligo di comunicazione del Titolare Effettivo rappresenta un importante aggiornamento normativo che mira ad aumentare la trasparenza nelle operazioni delle entità giuridiche italiane. Con una scadenza definitivamente fissata dal TAR per l'11 aprile 2024, tutte le imprese, associazioni e fondazioni, inclusi i trust, devono ora comunicare i dati dei loro titolari effettivi alle Camere di Commercio tramite il sistema telematico DIRE in tempi brevi per evitare di incorrere in pesanti sanzioni pecuniarie.

Come abbiamo spiegato, le sanzioni possono essere ridotte di un terzo se la comunicazione avviene entro trenta giorni dalla scadenza, portando le multe minime e massime a 34,33 euro e 344 euro rispettivamente.

Soddisfa quest'obbligo entro l'11 maggio e, se non possiedi ancora una Firma Digitale, fondamentale per eseguire la procedura, attiva adesso la nostra Firma Digitale Gratuita!

Takeaways

  • L'introduzione dell'obbligo di comunicazione del Titolare Effettivo rappresenta un punto di svolta nella gestione della trasparenza finanziaria e legale delle entità giuridiche in Italia. Questo adempimento mira a prevenire fenomeni come l'evasione fiscale e il finanziamento illegale, contribuendo così a una maggiore integrità nel sistema economico.
  • L'obbligo coinvolge una vasta gamma di entità giuridiche, tra cui società di capitali, enti non profit come associazioni e fondazioni, nonché trust e istituti similari. Questa inclusività dimostra l'attenzione del legislatore verso una supervisione più rigorosa e completa delle attività economiche e finanziarie.
  • La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha stabilito in modo definitivo la scadenza per l'adempimento di comunicazione del Titolare Effettivo entro l'11 aprile 2024.
  • Il mancato rispetto della scadenza può comportare sanzioni amministrative pecuniarie, che vanno da 103 euro a 1.032 euro. Tuttavia, se la comunicazione viene effettuata entro trenta giorni dalla scadenza, la sanzione prevista viene ridotta a un terzo, offrendo un incentivo per l'adempienza tempestiva.
  • È fondamentale per le entità coinvolte nell'obbligo di comunicazione del Titolare Effettivo agire tempestivamente per evitare sanzioni e garantire la conformità legale. La comunicazione può essere effettuata tramite il sistema telematico DIRE del Registro Imprese, previo possesso di una Firma Digitale Qualificata.

Domande & Risposte

Chi è obbligato a comunicare il Titolare Effettivo al Registro delle Imprese?

L'obbligo riguarda diverse forme di entità giuridiche, inclusi imprese con personalità giuridica come società di capitali, cooperative sociali e imprese sociali, enti non profit come associazioni e fondazioni, e trust e istituti similari, sia residenti in Italia sia non residenti che producono redditi nel Paese.

Entro quale data va comunicato il Titolare Effettivo?

La comunicazione del Titolare Effettivo deve essere completata entro l'11 aprile 2024, ma c'è tempo fino all'11 maggio per ridurre le sanzioni previste.

Quali sono le sanzioni per chi non comunica in tempo il Titolare Effettivo?

Il mancato rispetto della scadenza comporta l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, con multe variabili da 103 euro a 1.032 euro. Tuttavia, se la comunicazione viene effettuata entro trenta giorni dalla scadenza, quindi entro l'11 maggio 2024, la sanzione prevista viene ridotta a un terzo.