Cosa fare se non viene pagato lo stipendio

04 settembre 2024

Disdette

Come recuperare il salario non pagato: guida pratica per sollecitare il pagamento e proteggere i tuoi diritti

L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, come sancito dal 1° articolo della Costituzione. Questo principio non solo riconosce il lavoro come uno dei pilastri della nostra società, ma ne sottolinea anche l'importanza per il benessere individuale e collettivo.

Ogni lavoratore ha diritto a un compenso equo e tempestivo per il proprio impegno, e il rispetto di tali diritti è essenziale per garantire la giustizia e l'equità sul luogo di lavoro.

Il mancato pagamento dello stipendio rappresenta una situazione di grave preoccupazione per ogni lavoratore. Se l'emolumento mensile non viene corrisposto entro i termini stabiliti, è fondamentale sapere come procedere per garantire i propri diritti.

In questo articolo di Lettera senza busta, esploreremo le prime azioni da intraprendere per recuperare il salario dovuto e non compromettere la propria posizione.

Cosa è lo stipendio?

Lo stipendio, noto anche come salario o retribuzione, è il compenso che il lavoratore riceve per aver prestato la propria attività lavorativa, come definita dall'articolo 2099 del codice civile. Questo pagamento è generalmente effettuato su base mensile, e i termini specifici sono solitamente indicati nel contratto di lavoro.

È fondamentale che i datori di lavoro rispettino queste scadenze per garantire una gestione equa e trasparente delle risorse. Il rispetto dei termini di pagamento è fondamentale per mantenere una buona relazione lavorativa e prevenire conflitti.

Importanza della firma sulla busta paga

Quando si riceve una busta paga, è particolarmente importante prestare attenzione alla dicitura che essa contiene. Se la busta paga richiede una firma "per quietanza", è fondamentale non firmare se il pagamento non è stato effettuato.

In molti infatti non lo sanno, ma "Per quietanza" è una dicitura utilizzata in ambito contabile e giuridico che indica che il pagamento di una somma di denaro è stato ricevuto e che il debitore ha estinto il proprio debito. Quando un documento, come una busta paga o una ricevuta, viene firmato "per quietanza", significa che il firmatario conferma di aver ricevuto il pagamento e, di conseguenza, non ha ulteriori pretese in merito a quella transazione.

Firmare per quietanza implica che si è ricevuto l'intero ammontare dovuto, il che potrebbe compromettere la possibilità di dimostrare il mancato pagamento successivamente.

Invece, se la busta paga riporta solo la dicitura "per ricevuta", la firma è accettabile e non pregiudica i diritti del lavoratore.

In caso di pressione da parte del datore di lavoro per firmare, è consigliabile aggiungere una nota, sulla busta paga stessa, indicando che si sta firmando solo per ricevere la documentazione, ma non per confermare il pagamento. Questo approccio preserva la possibilità di richiedere il pagamento in futuro senza rinunciare ai propri diritti.

Invio di un sollecito di pagamento

Nel caso in cui il pagamento dello stipendio non avvenga entro il termine stabilito, non è per forza necessario aspettare l'intervento di sindacati o avvocati prima di muoversi.

È invece opportuno agire tempestivamente e inviare un sollecito formale al datore di lavoro utilizzando la PEC aziendale. Questo approccio diretto e proattivo può accelerare la risoluzione della questione.

Il sollecito può essere inviato a partire dal quindicesimo giorno dopo la scadenza del termine di pagamento e, oltre che a sollecitare il pagamento, serve a documentare la mora del datore di lavoro.

Il sollecito può essere inviato tramite posta elettronica certificata (PEC), posta raccomandata o email, e deve essere redatto in modo chiaro e formale. È importante conservare una copia del sollecito e della prova di spedizione per eventuali azioni future.

Se non sai bene come scriverlo, trovi un modulo già pronto da compilare con i tuoi dati nella nostra sezione dedicata ai moduli sollecito di pagamento e avviso di messa in mora.

L'invio del sollecito potrebbe non essere necessario se, considerando anche lo storico del rapporto con il proprio datore di lavoro e su consiglio del proprio avvocato, si prevede di avviare al più presto un'azione legale.

Viceversa, anche se non si prevede di avviare subito un'azione legale per il recupero delle somme dovute, è consigliabile inviare comunque una comunicazione formale di sollecito tramite PEC. Tale comunicazione deve specificare che viene inviata anche per interrompere il decorso della prescrizione, che ha una durata di 5 anni dalla conclusione del rapporto di lavoro.

Utilizzo della PEC per il sollecito

L'uso della PEC (Posta Elettronica Certificata) per inviare un sollecito di pagamento è altamente raccomandato. La PEC fornisce una prova legale dell'invio e della ricezione del messaggio, e garantisce una maggiore certezza rispetto alla posta ordinaria.

La PEC può essere uno strumento essenziale in caso di controversie legali, poiché dimostra ufficialmente che il sollecito è stato inviato e ricevuto.

Il nostro servizio SuperPEC consente di inviare un sollecito di pagamento con garanzia legale pari alla raccomandata con ricevuto di ritorno. SuperPEC ha anche la caratteristica di attivarsi gratuitamente, senza dover pagare un abbonamento annuale. Si pagherà, eventualmente, solo l'invio di ogni singola PEC.

Conclusione

Affrontare il mancato pagamento dello stipendio è una situazione che richiede attenzione e un'azione tempestiva. È importante sapere come proteggere i propri diritti evitando di firmare per quietanza se non si è ricevuto il pagamento, non lasciar passare il tempo per non perdere i diritti a causa della prescrizione e agire senza aspettare aiuti esterni.

Utilizzare la PEC per i solleciti rappresenta una misura utile per garantire che le comunicazioni siano ufficialmente registrate. Agendo con decisione e conoscenza, puoi assicurarti che i tuoi diritti siano rispettati e recuperare quanto ti spetta.

Per maggiori consigli sul da farsi - come ad esempio il tentativo di conciliazione presso il locale "Ispettorato Territoriale del Lavoro" o la l'ingiunzione di pagamento giudiziale - , ti consigliamo di rivolgerti al tuo responsabile sindacale o a un avvocato esperto in diritto del lavoro.

Takeaways

  • Se lo stipendio non viene pagato entro i termini stabiliti, è fondamentale agire prontamente. È consigliabile inviare un sollecito formale a partire dal quindicesimo giorno dopo la scadenza per accelerare la risoluzione e documentare la mora del datore di lavoro.
  • Non firmare una busta paga con la dicitura "per quietanza" se il pagamento non è stato effettuato. Questa firma potrebbe compromettere la possibilità di richiedere il pagamento successivo, mentre firmare "per ricevuta" è accettabile e preserva i diritti del lavoratore.
  • Utilizzare la Posta Elettronica Certificata (PEC) per inviare il sollecito di pagamento è altamente raccomandato. La PEC fornisce una prova legale dell'invio e della ricezione, garantendo maggiore certezza rispetto alla posta ordinaria e facilitando eventuali dispute legali.
  • Conservare una copia del sollecito e della prova di spedizione è cruciale. Questo non solo aiuta a mantenere una traccia chiara della comunicazione, ma può anche essere determinante in caso di ulteriori azioni legali.
  • È importante inviare un sollecito formale per interrompere il decorso della prescrizione, che dura 5 anni dalla conclusione del rapporto di lavoro. Anche se non si intende avviare subito un'azione legale, una comunicazione formale aiuta a garantire che i diritti non vengano pregiudicati nel tempo.

FAQ

Cosa è lo stipendio?

Lo stipendio, noto anche come salario o retribuzione, è il compenso che il lavoratore riceve per aver prestato la propria attività lavorativa, come definita dall'articolo 2099 del codice civile. Questo pagamento è generalmente effettuato su base mensile, e i termini specifici sono solitamente indicati nel contratto di lavoro. È fondamentale che i datori di lavoro rispettino queste scadenze per garantire una gestione equa e trasparente delle risorse.

Importanza della firma sulla busta paga

Quando si riceve una busta paga, è particolarmente importante prestare attenzione alla dicitura che essa contiene. Se la busta paga richiede una firma "per quietanza", è fondamentale non firmare se il pagamento non è stato effettuato. "Per quietanza" indica che il pagamento è stato ricevuto e che non ci sono ulteriori pretese. Firmare per quietanza implica che si è ricevuto l'intero ammontare dovuto, il che potrebbe compromettere la possibilità di dimostrare il mancato pagamento successivamente. Invece, se la busta paga riporta solo la dicitura "per ricevuta", la firma è accettabile e non pregiudica i diritti del lavoratore.

Come inviare un sollecito di pagamento?

Nel caso in cui il pagamento dello stipendio non avvenga entro il termine stabilito, è opportuno agire tempestivamente e inviare un sollecito formale al datore di lavoro utilizzando la PEC aziendale. Il sollecito può essere inviato a partire dal quindicesimo giorno dopo la scadenza del termine di pagamento e deve essere redatto in modo chiaro e formale. È importante conservare una copia del sollecito e della prova di spedizione per eventuali azioni future. Se necessario, trovi un modulo pronto da compilare nella sezione dedicata ai moduli sollecito di pagamento e avviso di messa in mora.