Ecco quando è nata la firma digitale e come ha rivoluzionato sicurezza e autenticità dei documenti elettronici

18 ottobre 2024

Firma digitale

La nascita della firma digitale: storia, evoluzione e impatto sulla sicurezza dei documenti elettronici

Nella cultura occidentale, la firma ha sempre rivestito un ruolo centrale nei rapporti sociali ed economici. Sin dall'antichità, lasciare un segno distintivo su un documento, una lettera o un contratto non rappresentava solo un gesto pratico, ma un simbolo di fiducia, di impegno e di responsabilità personale.

Firmare un documento comporta infatti una responsabilità personale, sia essa accompagnata o meno da un'ulteriore responsabilità professionale o legale. Infatti, che si tratti di un testamento, di un contratto, di una lettera a un amico o della copertina di un libro dato in dono, la firma implica la conoscenza del contenuto e l'assunzione di una responsabilità.

Quando la firma è accompagnata da una data precisa, essa stabilisce una validità temporale, segnando l'inizio di un contratto o il ricordo di un momento importante.

E se nel mondo romano, si utilizzò il sigillo principalmente per chiudere i documenti, nel Medioevo iniziò ad essere impiegato anche per autenticarli. Questo cambiamento fu in parte dovuto al calo della competenza alfabetica tra le persone, che rese necessario un metodo alternativo per garantire l'autenticità dei documenti.

Con il passare dei secoli, però, la firma autografa è diventata l’espressione più tangibile dell'identità personale, il sigillo di un impegno morale e legale.

Nel tempo, la firma è stata regolamentata da norme sempre più precise per evitare frodi e controversie. Dai contratti commerciali alle dichiarazioni giurate, l’importanza della firma è diventata fondamentale in tutte le transazioni che richiedevano un elemento di autenticità e di responsabilità.

Con l’avvento della digitalizzazione, tuttavia, il concetto di firma ha subito un’importante trasformazione: da un segno su carta, si è trasformata in un sistema complesso, ma altrettanto valido e sicuro, per garantire autenticità e validità legale anche nel mondo virtuale.

È in questo contesto che nasce la firma digitale. E in questo articolo di Lettera senza busta parleremo proprio della nascita della firma digitale in Italia e del suo successivo sviluppo.

Cosa è la firma digitale

La firma digitale è una particolare tipologia di firma elettronica che consente di attribuire valore legale a un documento informatico, garantendone l’integrità, l’autenticità e la non ripudiabilità.

Si basa su tecnologie di crittografia asimmetrica, che prevedono l’utilizzo di una coppia di chiavi, una pubblica e una privata. La chiave privata, conosciuta solo dal firmatario, serve a creare la firma digitale, mentre la chiave pubblica consente a chiunque di verificare la correttezza e l’autenticità della firma stessa.

La firma digitale prevede un livello di sicurezza molto più elevato di una semplice firma elettronica. Quest'ultima, infatti, può essere semplicemente l’immagine di una firma autografa apposta su un documento elettronico.

In particolare, la firma digitale garantisce che il documento non sia stato alterato dopo la sua sottoscrizione e che il firmatario sia proprio la persona che dichiara di essere. Ecco perché la firma digitale è equiparata alla firma autografa.

La firma digitale rappresenta quindi uno strumento essenziale per lo sviluppo di transazioni economiche e giuridiche online, poiché permette di instaurare un clima di fiducia reciproca anche in ambienti virtuali.

Il percorso normativo: dalle prime leggi italiane alla regolamentazione europea

Il percorso che ha portato all’introduzione della firma digitale non è stato immediato, ma frutto di un’evoluzione giuridica e tecnologica che si è sviluppata negli ultimi decenni.

In Italia, il primo passo verso la regolamentazione della firma digitale è stato fatto con il Decreto Legislativo n. 513 del 1997 (decreto applicativo della legge 59/1997 "Bassanini"), che ha riconosciuto la validità legale dei documenti elettronici e della firma digitale.

Questo decreto ha introdotto i primi concetti di sicurezza e autenticità dei documenti digitali, anche se la tecnologia non era ancora del tutto matura. Successivamente, con il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), introdotto con il Decreto Legislativo n. 82 del 2005, più volte modificato e integrato, si è consolidata la disciplina della firma digitale, estendendone l’uso a livello più ampio nella pubblica amministrazione e nei rapporti tra cittadini e istituzioni.

Il CAD è stato un punto di svolta, poiché ha chiarito i requisiti tecnici e legali necessari affinché una firma digitale fosse riconosciuta giuridicamente valida.

Parallelamente, a livello europeo, l'Unione Europea ha lavorato per armonizzare le normative dei vari Stati membri. Questo ha portato all'adozione della Direttiva 1999/93/CE, che ha fissato i primi standard comuni in materia di firme elettroniche.

Tuttavia, con l'evoluzione del digitale, si è reso necessario un quadro normativo ancora più avanzato e armonizzato, culminato nel Regolamento eIDAS (n. 910/2014), che ha stabilito le regole relative all'identificazione elettronica e ai servizi fiduciari per le transazioni elettroniche.

Il regolamento eIDAS: una nuova era per la firma digitale

Con l'introduzione del Regolamento eIDAS, l’Unione Europea ha creato un sistema normativo uniforme che non solo regolamenta la firma digitale, ma anche altri strumenti di identificazione e autenticazione elettronica, come i sigilli elettronici e le marche temporali.

Il regolamento si applica direttamente in tutti gli Stati membri, garantendo una maggiore coerenza nelle pratiche digitali e promuovendo la fiducia nelle transazioni elettroniche tra i paesi dell'Unione.

Una delle principali innovazioni introdotte dall’eIDAS è stata la definizione di tre diversi livelli di firme elettroniche:

  1. Firma elettronica semplice: qualsiasi tipo di dato in forma elettronica allegato o associato a un documento.
  2. Firma elettronica avanzata: una firma che deve soddisfare criteri specifici, come essere univocamente legata al firmatario e garantire l’integrità del documento.
  3. Firma elettronica qualificata (come la firma digitale): una firma elettronica avanzata basata su un certificato qualificato e creata utilizzando un dispositivo qualificato, che ha lo stesso valore legale di una firma autografa.

L’eIDAS ha reso più sicuro e semplice l’uso delle firme digitali in tutta Europa, eliminando le barriere legali tra i diversi Stati membri e promuovendo lo sviluppo di un mercato unico digitale.

Verso il futuro della firma digitale

Con l’evoluzione costante delle tecnologie digitali, anche il ruolo della firma digitale è destinato a mutare ancora.

L’introduzione di nuove forme di identificazione biometrica, l’utilizzo di blockchain per la gestione dei contratti e delle firme, e l’adozione di strumenti di intelligenza artificiale per garantire maggiore sicurezza e affidabilità nelle transazioni online sono solo alcuni degli sviluppi attesi nel prossimo futuro.

La firma digitale ha rappresentato una svolta storica nella gestione e nella validità legale dei documenti elettronici.

Ora, grazie a un quadro normativo europeo solido e a tecnologie sempre più sofisticate, essa continuerà a essere uno strumento fondamentale per garantire la fiducia e la sicurezza nelle interazioni digitali, aprendo la strada a nuove opportunità nel mondo delle transazioni elettroniche globali.

Come attivare gratis oggi la firma digitale:

Al giorno d'oggi siamo tutti molto attenti alle nostre uscite e a nessuno piace spendere per attivare dei servizi che magari userà una volta sola, o non userà proprio. Per fortuna Lettera senza busta, offre ai suoi utenti l'unica firma digitale attivabile gratuitamente e rinnovabile senza alcun costo aggiuntivo.

Il servizio in questione è cheFirma!, una soluzione detta "Pay per Sign", in quanto prevede il pagamento solo al momento della firma di un documento digitale.

Fino a quel momento, rimane completamente gratuito, rendendolo perfetto per chi non ha necessità di utilizzare frequentemente il servizio, ma desidera comunque la comodità di una firma digitale personale sempre disponibile per qualsiasi eventualità.

Takeaways

  • La firma ha sempre rappresentato un simbolo di autenticità e responsabilità personale, evolvendosi da sigilli e firme autografe su carta fino alla firma digitale, necessaria nell’era della digitalizzazione.
  • La firma digitale è una tipologia di firma elettronica che garantisce autenticità, integrità e non ripudiabilità di un documento elettronico, grazie all’uso di crittografia asimmetrica, che utilizza chiavi private e pubbliche.
  • In Italia, la firma digitale è stata introdotta con il Decreto Legislativo n. 513/1997 e consolidata con il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), offrendo una base legale e sicura per i documenti elettronici.
  • Il Regolamento eIDAS ha uniformato le regole relative alle firme elettroniche in tutta l'Unione Europea, facilitando la fiducia nelle transazioni digitali e promuovendo un mercato unico digitale.
  • Con il servizio "cheFirma!" di Lettera Senza Busta, è possibile attivare una firma digitale gratuitamente, pagando solo al momento della firma di un documento, un'ottima soluzione per chi usa il servizio occasionalmente.

FAQ

Cosa è la firma digitale?

La firma digitale è una particolare tipologia di firma elettronica che consente di attribuire valore legale a un documento informatico, garantendone l’integrità, l’autenticità e la non ripudiabilità. Si basa su tecnologie di crittografia asimmetrica che prevedono l’utilizzo di una coppia di chiavi, una pubblica e una privata.

Come si è evoluta la normativa italiana sulla firma digitale?

Il primo passo verso la regolamentazione della firma digitale in Italia è stato fatto con il Decreto Legislativo n. 513 del 1997, seguito dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) nel 2005. Questi provvedimenti hanno permesso l'introduzione e la diffusione della firma digitale, stabilendo regole per garantire la sicurezza e l'autenticità dei documenti elettronici.

Cos'è il regolamento eIDAS e come ha influenzato la firma digitale?

Il regolamento eIDAS, introdotto nel 2014 dall'Unione Europea, ha stabilito un sistema normativo uniforme per la firma digitale e altri strumenti di identificazione elettronica. Ha introdotto tre diversi livelli di firme elettroniche, inclusa la firma elettronica qualificata, equiparata alla firma autografa, e ha eliminato le barriere legali tra gli Stati membri.