Spese fisse e variabili nella bolletta della luce: guida per il consumatore

15 novembre 2024

Disdette

In questo articolo parleremo di...

  • La bolletta dell'energia è composta da una serie di voci di spesa fisse e variabili, tra cui la spesa per la materia prima energia, il trasporto, gli oneri di sistema e le imposte. In media, i costi fissi incidono per circa il 40% sul totale, rendendo cruciale la loro comprensione per ottimizzare la gestione delle spese energetiche.
  • L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) assicura che le informazioni in bolletta siano chiare e uniformi per tutti i fornitori. Con la “bolletta 2.0”, il cliente dispone di una panoramica completa e comprensibile delle diverse componenti di spesa, facilitando così una lettura consapevole dei costi e delle condizioni contrattuali.
  • Una buona conoscenza delle spese permette di individuare eventuali incongruenze nei costi. Per chi valuta un cambio di fornitore, Letterasenzabusta offre strumenti di disdetta online rapidi e con valore legale, eliminando la complessità burocratica e garantendo una transizione sicura e senza complicazioni.

Conoscere le voci di spesa della bolletta è essenziale per una gestione ottimale dei costi energetici e per fare scelte consapevoli nel mercato dell’energia

La bolletta della luce può spesso sembrare un documento complesso e difficile da decifrare. Comprendere le diverse voci di spesa, in particolare le spese fisse (che secondo Edison incidono in media per il 40% sul costo totale dell'energia) è fondamentale per gestire al meglio i costi e fare scelte consapevoli nel mercato dell'energia elettrica.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio quali sono le spese fisse e variabili nella bolletta della luce.

Comprendere la bolletta dell'energia elettrica

La regolamentazione delle informazioni riportate nella bolletta è affidata all’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), la quale ha stabilito regole precise per garantire trasparenza e uniformità, indipendentemente dal fornitore. Con l’introduzione della cosiddetta “bolletta 2.0”, tutte le informazioni rilevanti sono riportate in modo chiaro, e il cliente può accedere facilmente ai dati necessari per comprendere il funzionamento della propria utenza.

Sulla prima pagina della bolletta, il cliente trova le informazioni basilari che contraddistinguono la fornitura:

  • un numero cliente associato alla persona o all’azienda intestataria della fornitura, che rappresenta il riferimento principale per le comunicazioni con il fornitore;
  • il tipo di contratto e la categoria di utenza, indicati come "domestico residente", "non residente" o "non domestico";
  • il codice POD (Point of Delivery), ovvero il punto di prelievo specifico che identifica in maniera univoca ogni fornitura di energia elettrica;
  • la potenza impegnata, che definisce il limite di potenza disponibile, e la tensione di fornitura, elementi essenziali per la corretta erogazione del servizio;
  • le modalità di pagamento prescelte, come addebito diretto su conto corrente bancario, carta di credito o bollettino postale, oltre alle voci di spesa dettagliate.

Voci di spesa: dettaglio delle componenti

La bolletta della luce si articola, poi, in diverse componenti di spesa, ciascuna delle quali assolve una funzione specifica nel sistema di approvvigionamento e distribuzione dell’energia. La normativa ARERA stabilisce la suddivisione di queste componenti in categorie ben definite, alcune delle quali comprendono costi fissi, che rimangono invariati indipendentemente dal consumo energetico, e costi variabili, calcolati in base all’energia effettivamente utilizzata.

Di seguito, si analizzano nel dettaglio le principali voci di spesa, con l’obiettivo di fornire un quadro chiaro del contributo di ciascuna al totale della bolletta.

Spesa per la materia prima energia

Questa componente rappresenta il costo dell'energia acquistata dal fornitore per conto del cliente. Tale spesa è l'unica a essere influenzata direttamente dalle condizioni contrattuali scelte dal cliente e varia nel mercato libero in base all’offerta selezionata, mentre nel mercato tutelato è regolamentata e aggiornata trimestralmente dall’Autorità. Al suo interno, la spesa per la materia energia si suddivide in più sottocomponenti:

  • Prezzo dell’Energia (PE), stabilito in €/kWh, riflette il costo dell'energia sul mercato all’ingrosso;
  • Prezzo di Commercializzazione e Vendita (PCV), quota destinata a coprire le spese di gestione del servizio clienti, dell’assistenza e della comunicazione tra il fornitore e il cliente finale;
  • Prezzo del Dispacciamento (PD), costo associato al mantenimento dell’equilibrio tra domanda e offerta nella rete elettrica nazionale, necessario per evitare sovraccarichi o interruzioni del servizio;
  • Prezzo di Perequazione dell’Energia (PPE), componente applicata esclusivamente nel mercato tutelato, destinata a coprire i costi di acquisto dell’energia, uniformando il costo per tutti i clienti in tale regime.

Il fine principale della perequazione è assicurare che i costi per l’approvvigionamento dell’energia elettrica siano uniformi per tutti i clienti in regime di tutela, indipendentemente da quanto il fornitore specifico abbia speso per l'acquisto dell'energia. In altre parole, si tratta di un meccanismo di compensazione che allinea i costi sostenuti dai fornitori con i prezzi finali stabiliti dall’Autorità.

Nella pratica, la perequazione dell’energia opera attraverso un fondo gestito dall’Autorità, che compensa i fornitori in caso di differenze tra i costi effettivi di acquisto dell'energia e i prezzi stabiliti per il cliente finale. Se un fornitore ha sostenuto un costo più elevato rispetto al prezzo stabilito da ARERA per il mercato tutelato, può ottenere un rimborso parziale o totale dal fondo di perequazione. Al contrario, se ha sostenuto un costo inferiore, potrebbe dover versare la differenza al fondo.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore copre i costi legati alla distribuzione dell'energia e alla manutenzione dei contatori, entrambi essenziali per il corretto funzionamento del servizio. Tale voce include sia una quota fissa che una quota variabile, stabilite da ARERA e applicate uniformemente a tutti i fornitori e si articola in tre componenti:

  • quota fissa, una somma che viene addebitata indipendentemente dal livello di consumo;
  • quota potenza, determinata in base alla potenza impegnata, ossia la capacità massima di prelievo che il cliente ha a disposizione con il proprio contatore. Più alta è la potenza, maggiore sarà il costo di questa componente;
  • quota energia, proporzionale al consumo effettivo in kWh, rappresenta la parte variabile di questa voce di spesa.

Nota bene: essendo questi costi regolamentati da ARERA, essi non variano tra i fornitori.

Spesa per gli oneri di sistema

Gli oneri di sistema comprendono costi destinati a finanziare attività di interesse generale per il sistema energetico nazionale. ARERA ha definito le finalità e l’importo di tali oneri, destinati principalmente al sostegno delle energie rinnovabili e alle agevolazioni per le categorie di clienti vulnerabili. Due sono le principali componenti di questa voce:

  • ASOS che include gli oneri per il finanziamento delle fonti rinnovabili, quali fotovoltaico, eolico e geotermico, settori strategici per la transizione ecologica;
  • ARIM che include altri oneri di sistema, tra cui spese per il sostegno a industrie ad alto consumo energetico e per il bonus elettrico.

Gli oneri di sistema sono quindi stabiliti centralmente e non presentano componenti variabili in base al consumo del singolo cliente. In passato, questi costi avevano un’incidenza progressiva a seconda del livello di consumo, ma con la riforma della tariffa, dal 2017 l’importo è stato reso uniforme per tutti gli utenti.

Imposte

Le imposte comprendono:

  • accise, calcolate in base alla quantità di energia consumata, calcolate in base a ogni kWh utilizzato. Sono proporzionali al consumo e quindi variano di bolletta in bolletta;
  • IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), applicata sul totale della bolletta, ha un’aliquota del 10% per i contratti domestici di residenza e del 22% per le altre categorie di contratto, come i clienti non residenti o le utenze commerciali.

Le imposte sono quindi costi fissi per quanto riguarda le aliquote, ma il loro importo totale varia in base al consumo.

Canone RAI

Il canone RAI è un'imposta obbligatoria che viene addebitata annualmente sulla bolletta della luce ai titolari di un'utenza elettrica residenziale, e serve a finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo italiano.

Introdotto nella bolletta elettrica a partire dal 2016, il canone è ripartito in rate mensili (generalmente da gennaio a ottobre) per un importo totale di 90 euro l'anno, quest'anno ridotto a 70 euro come stabilito dalla Legge di Bilancio 2024. Questa modalità di riscossione, stabilita per legge, ha l'obiettivo di ridurre l’evasione del tributo, legando il pagamento all'utenza domestica.

Sono tenuti al pagamento del canone i nuclei familiari che possiedono almeno un televisore o un apparecchio in grado di ricevere segnali televisivi. Tuttavia, esistono esenzioni per determinate categorie, come gli over 75 con redditi inferiori a una certa soglia o i militari stranieri. L'importo del canone è fisso e non è influenzato dai consumi di energia elettrica.

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Spese fisse e variabili in bolletta: domande & risposte

Quali sono le principali voci di spesa nella bolletta dell'energia elettrica?

Le principali voci di spesa sono la spesa per la materia prima energia, il trasporto e gestione del contatore, gli oneri di sistema e le imposte. Ciascuna di queste categorie include costi fissi e variabili, che contribuiscono al totale della bolletta.

Come viene suddivisa la spesa per la materia prima energia?

La spesa per la materia prima energia si suddivide in diverse sottocomponenti, come il Prezzo dell’Energia (PE), il Prezzo di Commercializzazione e Vendita (PCV), il Prezzo del Dispacciamento (PD) e, per il mercato tutelato, il Prezzo di Perequazione dell’Energia (PPE).

Come viene applicato il Canone RAI in bolletta?

Il canone RAI è un'imposta obbligatoria addebitata annualmente sulla bolletta della luce per finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo. È applicato in rate mensili e non è influenzato dai consumi energetici.