È davvero obbligatorio assicurare i veicoli fermi? La risposta che cercavi

09 dicembre 2024

Disdette

In questo articolo parleremo di...

  • L'estensione dell'obbligo assicurativo, introdotta dal Decreto Legislativo n. 184/2023, prevede che tutti i veicoli a motore, anche se fermi e parcheggiati in aree private, siano coperti da una polizza RC Auto. Questa normativa si applica a veicoli potenzialmente pericolosi per terzi, come automobili, motocicli e rimorchi, adeguandosi agli standard europei più stringenti.
  • Sono previste eccezioni per veicoli fuori uso, sotto sequestro o con polizza sospesa. La sospensione temporanea della copertura assicurativa è una valida opzione per chi possiede mezzi inutilizzati, ma comporta l'obbligo di collocare il veicolo in aree private e rispettare i limiti di durata imposti dalla legge.
  • Il mancato rispetto della normativa comporta sanzioni economiche rilevanti, decurtazione di punti dalla patente e il sequestro del veicolo. Per evitare complicazioni, è possibile valutare soluzioni come la chiusura della polizza tramite strumenti digitali, che semplificano le procedure di disdetta nel rispetto delle normative.

La normativa amplia il concetto di circolazione, includendo mezzi fermi in aree private, con alcune eccezioni e possibilità di sospensione della copertura assicurativa

Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 184 del 22 novembre 2023, l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile (RC Auto) è stato esteso anche ai veicoli a motore non in circolazione, compresi quelli parcheggiati in aree private. Questa modifica nasce dal recepimento della direttiva europea 2021/2118, che punta a garantire una maggiore tutela per i terzi danneggiati, prevedendo che ogni veicolo potenzialmente in grado di causare danni sia coperto da una polizza assicurativa.

Questa novità ha generato numerosi dubbi tra i proprietari di veicoli, soprattutto in relazione all’effettiva necessità di assicurare mezzi che non vengono utilizzati. Per comprendere meglio la portata di questa normativa, analizzeremo nel dettaglio il quadro normativo attuale, le eccezioni previste e le possibili conseguenze per chi non si adegua.

Le novità introdotte dal Decreto Legislativo n. 184/2023

Il Decreto Legislativo n. 184/2023 ha introdotto una modifica sostanziale al Codice delle Assicurazioni Private, stabilendo che tutti i veicoli a motore, siano essi in circolazione o semplicemente fermi, devono essere coperti da una polizza RC Auto. La normativa considera infatti che, anche in situazioni di apparente inutilizzo, un veicolo possa rappresentare un rischio per terzi. Basti pensare a casi come danni accidentali provocati da malfunzionamenti del mezzo o situazioni impreviste che coinvolgono il veicolo stesso.

La legge si applica a tutti i veicoli a motore, inclusi quelli parcheggiati in spazi privati come garage, cortili e parcheggi condominiali. In passato, l’obbligo assicurativo era limitato ai veicoli in circolazione o parcheggiati in aree pubbliche. Con questa modifica, il concetto di "circolazione" viene esteso per includere ogni situazione in cui un veicolo potrebbe rappresentare un rischio per terzi.

La normativa è particolarmente chiara nell’individuare i veicoli soggetti a obbligo assicurativo. Tra questi rientrano:

  • Automobili, motocicli e ciclomotori con una velocità massima superiore a 25 km/h;
  • Veicoli pesanti, con un peso netto superiore a 25 kg e una velocità superiore a 14 km/h;
  • Rimorchi destinati a essere agganciati ai veicoli a motore, anche quando non utilizzati.

Sono inclusi anche i veicoli utilizzati esclusivamente in aree private, purché abbiano le caratteristiche tecniche sopra descritte. Questa estensione rappresenta un cambio di paradigma significativo, che adegua la normativa italiana agli standard europei più stringenti.

Eccezioni e possibilità di sospensione

Nonostante l’estensione dell’obbligo assicurativo, il legislatore ha previsto alcune eccezioni per casi specifici, con l’obiettivo di evitare costi inutili per i proprietari. Tra i veicoli esclusi rientrano:

  • Veicoli formalmente ritirati dalla circolazione, ad esempio quelli destinati alla demolizione o radiati per esportazione;
  • Mezzi sotto sequestro o sottoposti a fermo amministrativo, che non possono essere utilizzati per legge;
  • Veicoli non funzionanti o privi di componenti essenziali, come il motore o le ruote, che li rendono incapaci di circolare;
  • Veicoli per cui il proprietario ha richiesto la sospensione della polizza assicurativa, seguendo le procedure previste dalla normativa.

Una soluzione particolarmente utile per chi possiede un veicolo inutilizzato è la possibilità di sospendere temporaneamente la copertura assicurativa. La sospensione può essere richiesta dal proprietario comunicandolo formalmente alla compagnia assicurativa, ma comporta alcune limitazioni:

  • La durata massima della sospensione è di dieci mesi nell’anno di validità della polizza per i veicoli comuni e di undici mesi per quelli storici;
  • Durante il periodo di sospensione, il veicolo deve essere collocato in un’area privata e non può essere utilizzato in alcun modo;
  • È necessario conservare una documentazione adeguata che dimostri lo stato di sospensione, in caso di controlli.

Questa opzione permette di ridurre i costi per chi possiede veicoli usati sporadicamente, ma richiede una gestione attenta e puntuale delle scadenze.

Le sanzioni per chi non si adegua

Il mancato rispetto dell’obbligo assicurativo comporta conseguenze significative. Le sanzioni amministrative previste variano da 866 a 3.464 euro, con una riduzione a 606,20 euro se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla contestazione. Oltre alla multa, la legge prevede altre misure:

  • Decurtazione di cinque punti dalla patente del proprietario o conducente responsabile;
  • Sequestro del veicolo, che rimane fermo fino alla regolarizzazione della situazione assicurativa;
  • Ritiro della carta di circolazione, con la conseguente impossibilità di utilizzare il mezzo.

In caso di recidiva, ovvero se l’infrazione viene ripetuta entro due anni, le sanzioni vengono raddoppiate e possono includere la sospensione della patente per un periodo da uno a due mesi.

Oltre alle sanzioni immediate, il mancato rispetto della normativa può avere altre conseguenze. Ad esempio, se un veicolo non assicurato provoca danni a terzi, il proprietario è responsabile in prima persona per il risarcimento. Questo può comportare esborsi economici molto elevati e problemi legali complessi.

Chiusura della polizza: una soluzione semplice e sicura

L’estensione dell’obbligo assicurativo ai veicoli fermi richiede una maggiore attenzione nella gestione delle polizze auto, soprattutto per chi possiede mezzi non utilizzati o che intende sospenderne l’uso a lungo termine. In questi casi, valutare la chiusura della polizza può risultare una scelta efficace per evitare costi superflui, a patto che venga eseguita correttamente e nel rispetto delle normative vigenti.

Per semplificare questa procedura, il nostro servizio Disdetta Certa offre una soluzione completamente online, permettendoti di compilare e firmare digitalmente il modulo di disdetta direttamente dal tuo dispositivo. Successivamente, il modulo viene inviato automaticamente alla compagnia assicurativa tramite PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno, garantendo pieno valore legale e probatorio. Questo ti consente di gestire la chiusura della tua polizza in modo rapido e sicuro, senza la necessità di contattare direttamente l’azienda o affrontare complicazioni burocratiche.

Se possiedi un veicolo inutilizzato o intendi cessare la tua copertura assicurativa, affidati a Letterasenzabusta: ti offriamo una soluzione semplice e valida per disdire la tua polizza assicurativa.


Obbligo di assicurazione per i veicoli fermi: domande & risposte

È obbligatorio assicurare i veicoli fermi?

Sì, secondo il Decreto Legislativo n. 184 del 2023, l'obbligo di assicurazione è stato ampliato per includere anche i veicoli non in circolazione, compresi quelli parcheggiati in aree private. Questo provvedimento mira a garantire una maggiore tutela per i terzi danneggiati, considerando che anche un veicolo fermo potrebbe causare danni, ad esempio a seguito di un malfunzionamento o di eventi accidentali.

Quali veicoli sono esclusi dall'obbligo di assicurazione?

Non tutti i veicoli sono soggetti all'obbligo assicurativo. Sono escluse le categorie che non possono circolare, come i mezzi ritirati dalla circolazione per demolizione o esportazione, i veicoli sotto sequestro o fermo amministrativo, e quelli non funzionanti o privi di componenti essenziali come il motore o le ruote. Inoltre, è prevista la possibilità di sospendere temporaneamente l’assicurazione per i veicoli inutilizzati, a condizione che vengano rispettate le regole specifiche, tra cui l’obbligo di mantenere il veicolo in un’area privata.

Cosa succede se non si assicura un veicolo obbligatorio?

La mancata assicurazione di un veicolo soggetto a obbligo comporta sanzioni amministrative significative, con multe che vanno da 866 a 3.464 euro. In caso di pagamento entro cinque giorni dalla contestazione, la multa è ridotta a 606,20 euro. Oltre alla sanzione economica, sono previste misure aggiuntive come il sequestro del veicolo, la decurtazione di punti dalla patente e il ritiro della carta di circolazione. In caso di recidiva, le penalità aumentano e possono includere la sospensione della patente per uno o due mesi. Inoltre, se un veicolo non assicurato causa danni a terzi, il proprietario è tenuto al risarcimento integrale, con conseguenze economiche e legali rilevanti.