Le caratteristiche del documento informatico: requisiti tecnici e normativi

15 gennaio 2025

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In questo articolo parliamo di...

  • Il documento informatico, come definito dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), rappresenta una svolta nella gestione delle informazioni, imponendo standard tecnici rigorosi per garantirne l'immutabilità, l'integrità e la sicurezza nel tempo, aspetti cruciali per la sua validità legale.
  • La conformità normativa è imprescindibile per attribuire valore legale a un documento informatico. Elementi come la firma digitale e il rispetto delle linee guida sulla conservazione digitale sono fondamentali per assicurare che il documento possa essere utilizzato come prova in ambito legale e amministrativo.
  • La conservazione digitale, superando la mera conformità, si configura come una strategia aziendale essenziale. Soluzioni come DocuCloud di LetteraSenzaBusta offrono modelli flessibili e sicuri per gestire l'archiviazione a lungo termine, ottimizzando i costi e garantendo la conformità normativa.

Immodificabilità, integrità e sicurezza: i fondamenti che rendono il documento informatico una prova giuridica inconfutabile.

Vi siete mai chiesti cosa rende un file digitale qualcosa di più di una semplice sequenza di bit? La risposta risiede nella sua capacità di rappresentare atti, fatti o dati con rilevanza giuridica.

Il documento informatico, disciplinato dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), non è solo un file, ma un'entità con un preciso valore legale.

La sua crescente importanza è strettamente legata alla trasformazione digitale che investe ogni aspetto della nostra società, dalla pubblica amministrazione alle imprese private.

Ma quali sono le caratteristiche che lo distinguono e ne garantiscono l'efficacia? In questo articolo di LetteraSenzaBusta approfondiamo insieme gli aspetti tecnici che ne definiscono la struttura e l'affidabilità.

Immodificabilità, integrità, qualità e formato: i pilastri tecnici

Una delle peculiarità fondamentali del documento informatico è la sua immodificabilità. Immaginate l'importanza di un contratto: è essenziale che il suo contenuto rimanga inalterato nel tempo. Questa caratteristica assicura che la forma e la sostanza del documento non possano essere cambiate, specialmente durante la fase cruciale della conservazione.

Ma non basta che sia immodificabile, deve anche essere integro. Come possiamo essere certi che il documento che stiamo visualizzando sia esattamente lo stesso creato originariamente? L'integrità garantisce che il contenuto non abbia subito manipolazioni successive alla sua creazione, spesso attraverso l'uso di tecnologie come l'hashing crittografico e le firme digitali, di cui parleremo più avanti.

Parallelamente all'integrità, la qualità e la sicurezza giocano un ruolo cruciale. Un documento informatico deve essere protetto da accessi non autorizzati, garantendo la riservatezza delle informazioni, e i dati contenuti devono essere accurati e affidabili.

Infine, il formato è un elemento tecnico tutt'altro che secondario. Per assicurare che un documento possa essere letto e utilizzato nel tempo, indipendentemente dal software o dal sistema operativo, è necessario che sia predisposto in formati standardizzati.

Le Linee Guida dell'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) raccomandano formati come PDF/A o XML proprio per garantire l'interoperabilità e la leggibilità a lungo termine. Questi aspetti tecnici, però, non esauriscono il quadro.

Per acquisire pieno valore legale, un documento informatico deve soddisfare precisi requisiti normativi.

La firma elettronica e la validità probatoria: il sigillo legale

Se le caratteristiche tecniche definiscono la struttura e l'affidabilità di un documento informatico, i requisiti normativi ne sanciscono il valore legale. Il concetto chiave in questo ambito è la firma elettronica.

Non si tratta di una semplice immagine della firma autografa, ma di un processo complesso che, nelle sue forme qualificate o digitali, garantisce l'autenticità del documento e attribuisce valore legale equiparabile alla firma autografa su carta, come stabilito dall'articolo 2702 del Codice civile.

Questa firma digitale non solo identifica univocamente il firmatario, ma lega indissolubilmente il contenuto del documento alla sua identità, assicurando che nessuno possa disconoscerlo.

Di conseguenza, i documenti firmati digitalmente godono di validità probatoria: hanno la stessa forza legale di un documento cartaceo firmato di proprio pugno, rappresentando una prova inconfutabile della provenienza delle dichiarazioni contenute.

Ma cosa succede a questi documenti nel lungo periodo?

Come possiamo garantire che mantengano la loro validità e siano accessibili anche tra anni o decenni?

La risposta si trova nelle complesse, ma necessarie, procedure di conservazione digitale.

Conservazione digitale per garantire il futuro dei documenti

La conservazione digitale è molto più di un semplice backup. Le Linee Guida sulla conservazione, emanate da AgID, stabiliscono regole precise per garantire che i documenti informatici mantengano nel tempo le loro caratteristiche di autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità.

Questo significa che non solo il contenuto deve rimanere inalterato, ma deve anche essere possibile accedervi e leggerlo con le tecnologie del futuro. Il rispetto di queste disposizioni è fondamentale non solo per ottemperare agli obblighi di legge, ma anche per assicurare che il documento mantenga il suo valore probatorio nel tempo, potendo essere utilizzato per fini legali e amministrativi anche a distanza di anni.

In realtà, oggi, la conservazione digitale ha superato la sua connotazione di mero adempimento tecnico-legale per diventare una vera e propria strategia aziendale.

L'aumento dei dati da gestire, unito alla crescente complessità delle normative, rende indispensabile adottare soluzioni che siano sempre più sicure ed efficienti. Investire in un sistema di conservazione digitale significa tutelare il proprio patrimonio informativo, assicurandone la validità, la sicurezza e l'accessibilità nel tempo.

Questo non solo riduce i rischi legali e operativi, ma trasforma la gestione documentale in una risorsa strategica per il futuro.

In questo contesto, emergono soluzioni innovative come DocuCloud di LetteraSenzaBusta. Questo servizio si distingue non solo per la sua conformità alle normative, ma per un approccio orientato alla semplicità e all'ottimizzazione dei costi.

Come?

Ad esempio, il modello sviluppato da LetteraSenzaBusta è basato sul consumo e ti permette di pagare solo per lo spazio effettivamente utilizzato, eliminando i costi fissi annuali.

L'attivazione del servizio è rapida e intuitiva, garantendo una gestione trasparente e in linea con le leggi vigenti. Inoltre, l'archiviazione sicura è garantita per ben 10 anni, offrendo alle aziende la tranquillità di una gestione documentale affidabile e duratura.

Scegliere DocuCloud significa affrontare le sfide della digitalizzazione con maggiore serenità, coniugando la necessità di conformarsi alle normative con l'esigenza di controllare i costi e di implementare una gestione documentale realmente efficace.

Adottare soluzioni consapevoli e strategiche non è più solo un obbligo, ma un'opportunità per migliorare l'efficienza e la sicurezza della gestione documentale.


Caratteristiche del documento informatico: domande & risposte

Qual è la differenza tra un documento informatico e una semplice scansione di un documento cartaceo?

Un documento informatico nativo è creato direttamente in formato digitale e rispetta specifici standard tecnici e normativi che ne garantiscono immodificabilità, integrità e autenticità. Una scansione, invece, è una semplice copia digitale di un documento cartaceo. Sebbene possa essere utile per la consultazione, una scansione non ha di per sé lo stesso valore legale di un documento informatico firmato digitalmente o conservato a norma. Per esempio, un contratto firmato digitalmente e conservato secondo le normative vigenti ha piena validità legale come prova. Una scansione dello stesso contratto, pur essendo una rappresentazione visiva, potrebbe essere contestata in sede legale se non accompagnata da adeguate procedure di validazione. La differenza sostanziale risiede quindi nei processi di creazione, firma e conservazione che conferiscono al documento informatico le caratteristiche necessarie per la sua validità legale.

Cosa si intende esattamente per "firma digitale" e come funziona?

La firma digitale è un tipo di firma elettronica qualificata che utilizza un meccanismo crittografico basato su una coppia di chiavi digitali: una privata, conosciuta solo dal titolare, e una pubblica, disponibile a tutti. Quando si procede alla firma digitale di un documento, il software di firma impiega la chiave privata per generare un codice unico, noto come "hash" o "impronta digitale", e lo crittografa. Chiunque possieda la chiave pubblica del firmatario può verificare l'autenticità della firma e l'integrità del documento decifrando l'impronta digitale. Questo processo garantisce che il documento provenga effettivamente dal firmatario (autenticità) e che non sia stato modificato dopo la firma (integrità). È importante sottolineare che per poter utilizzare la firma digitale è necessario possedere un certificato di firma digitale rilasciato da un ente certificatore accreditato.

Perché è così importante la conservazione digitale a norma di legge e quali sono i rischi di non rispettare le normative?

La conservazione digitale conforme alle normative è essenziale per assicurare nel tempo la validità legale, l'integrità, l'accessibilità e la leggibilità dei documenti digitali. Non rispettare le normative sulla conservazione digitale può comportare diversi rischi. Innanzitutto, i documenti potrebbero perdere il loro valore probatorio, rendendo difficile dimostrare i propri diritti in caso di controversie legali o amministrative. In secondo luogo, la mancata conservazione a norma può esporre l'azienda a sanzioni amministrative e multe significative da parte delle autorità competenti. Inoltre, la perdita o l'inaccessibilità dei documenti può causare danni operativi, difficoltà nella gestione aziendale e perdita di informazioni preziose. Infine, la mancata conformità può compromettere la reputazione dell'azienda e la fiducia dei clienti e dei partner commerciali. Investire in un sistema di conservazione digitale a norma è quindi una scelta strategica per proteggere il patrimonio informativo aziendale e garantire la conformità legale.