Quali documenti servono per disdire la TARI? Guida pratica per non sbagliare

03 marzo 2025

Disdette

Takeaways:

  • La semplice comunicazione del cambio di residenza non esonera automaticamente dal tributo. È necessario presentare all’ufficio tributi del comune il modulo di disdetta compilato, un documento d’identità valido e prove della cessazione dell’occupazione dell’immobile, come il rogito, la disdetta del contratto di locazione o la chiusura delle utenze.
  • Non esiste un termine unico per tutti i comuni italiani per la presentazione della disdetta della TARI. È quindi importante verificare le scadenze e le modalità accettate (consegna a mano, raccomandata A/R o PEC) direttamente con il proprio comune di residenza per evitare addebiti ingiustificati.
  • Se la dichiarazione di cessazione non viene presentata, l’intestatario continua a essere soggetto alla TARI, anche se non occupa più l’immobile. Inoltre, l’omissione o un errore nella comunicazione può portare a sanzioni amministrative. In caso di decesso dell’intestatario, gli eredi devono provvedere alla disdetta o, se l’immobile resta utilizzato, richiedere una voltura della tassa a loro nome.

Per interrompere il pagamento della TARI è fondamentale compilare un modulo di cessazione e allegare la documentazione richiesta

La TARI (Tassa sui Rifiuti) è un tributo comunale obbligatorio che copre i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Ogni cittadino o impresa che possiede, occupa o detiene locali o aree suscettibili di produrre rifiuti è tenuto al suo pagamento.

Come noto, in determinate circostanze, come il trasferimento in un'altra abitazione, la vendita di un immobile o la cessazione di un'attività, è possibile richiedere la disdetta della TARI, ma è altrettanto noto che tale processo richiede la presentazione di una specifica documentazione all'ufficio tributi del proprio comune. In questa guida pratica, esamineremo quali documenti sono necessari per effettuare correttamente la disdetta, evitando errori che potrebbero comprometterne l'esito positivo.

Documenti necessari per la disdetta della TARI

Per procedere alla disdetta della TARI, è fondamentale presentare una serie di documenti che attestino la cessazione dell'occupazione o della detenzione dell'immobile. Per intenderci, anche in caso di trasferimento non è sufficiente la semplice comunicazione del cambio di residenza all'ufficio anagrafe per essere esonerati automaticamente dal pagamento della TARI. È obbligatorio presentare la dichiarazione di cessazione all'ufficio tributi del comune per interrompere l'obbligo contributivo.

Vediamo di seguito i principali documenti richiesti per tale procedura:

  1. modulo di disdetta compilato e firmato. Ogni comune mette a disposizione un modulo specifico per la disdetta della TARI. Questo modulo deve essere compilato in ogni sua parte, indicando i dati anagrafici del contribuente, l'indirizzo dell'immobile e la data di cessazione dell'occupazione;

  2. fotocopia di un documento di identità valido. Di norma è necessario allegare una copia leggibile di un documento di identità in corso di validità del dichiarante, come carta d'identità, patente o passaporto;

  3. documentazione attestante la cessazione dell'occupazione. A seconda del motivo della disdetta, potrebbe essere richiesto di fornire:

    • il contratto di vendita o rogito notarile in caso di vendita dell'immobile;
    • la disdetta del contratto di locazione o verbale di riconsegna dei locali se si è inquilini e si è terminato il contratto di affitto;
    • certificato di morte, nel caso di decesso dell'unico occupante dell'immobile.
  4. attestazione di cessazione delle utenze. Di norma è richiesta la prova della cessazione delle utenze domestiche (luce, gas, acqua) per dimostrare che l'immobile non è più abitato.

Tempistiche e modalità di presentazione della disdetta

La tempestività nella presentazione della disdetta è cruciale per evitare l'addebito di importi non dovuti, ma va chiarito che non esiste un termine unico per tutti i comuni italiani. Ogni amministrazione comunale può specificarne uno diverso, pertanto è molto importante informarsi adeguatamente attraverso i canali ufficiali (portali web, uffici comunali ecc.) prima di procedere alla richiesta.

Allo stesso modo, le modalità di presentazione della disdetta possono variare a seconda del comune, ma generalmente includono:

  • consegna a mano presso l'ufficio tributi del comune di competenza;
  • invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all'indirizzo dell'ufficio tributi dell'amministrazione competente;
  • invio tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) all'indirizzo PEC ufficiale del comune o dell'ufficio tributi. In questo caso, ti consigliamo, se ancora non possiedi una casella personale, di richiedere la nostra SuperPEC, attivabile gratuitamente senza sottoscrivere alcun abbonamento.

Fatto questo, ricorda che è sempre fondamentale conservare una copia della documentazione inviata e la ricevuta di consegna o di invio, come prova dell'avvenuta comunicazione, quest'ultima anche nel caso sia in formato digitale, nell'eventualità di invio di una PEC.

Conseguenze della mancata comunicazione di cessazione

La mancata presentazione della dichiarazione di cessazione comporta l'obbligo di continuare a pagare la TARI, anche se non si occupa più l'immobile. Questo perché, come già accennato, la cancellazione dal ruolo dei contribuenti TARI non avviene automaticamente sulla base di denunce anagrafiche, come il cambio di residenza o il decesso del contribuente.

Inoltre, l'omessa, parziale o infedele denuncia può comportare l'avvio di procedure di accertamento e l'applicazione di sanzioni amministrative. Pertanto, è nell'interesse del contribuente effettuare la comunicazione di cessazione nei tempi e modi previsti dall'amministrazione comunale di riferimento.

È bene ricordare che, in caso di decesso dell'unico occupante dell'immobile, gli eredi sono tenuti a presentare la dichiarazione di cessazione. Se l'immobile rimane arredato o con utenze attive, potrebbe essere necessario richiedere una voltura della TARI a nome degli eredi, anziché una disdetta.

Liberarsi della TARI in sicurezza: il metodo più semplice per chiudere la pratica

Gestire correttamente la disdetta della TARI è fondamentale per evitare addebiti non dovuti e possibili sanzioni. Assicurarsi di compilare accuratamente il modulo di cessazione, allegare una copia valida del documento di identità e fornire prove concrete della cessazione dell'occupazione dell'immobile, come la disdetta delle utenze, sono i passaggi necessari per assicurarsi che il procedimento vada a buon fine.

Per semplificare la procedura e garantire una corretta gestione della disdetta, Letterasenzabusta ti propone il servizio Disdetta Certa che ti facilita il compito, offrendoti dei comodi moduli precompilati validi per la disdetta della TARI verso diversi comuni in tutta Italia, che puoi inviare in modo rapido e con pieno valore legale, sia tramite SuperPEC che tramite raccomandata senza busta con ricevuta di ritorno.

Cerca il modulo di tuo interesse nell'area dedicata e, se non trovi quello di cui hai bisogno, contattaci all'indirizzo servizioclienti@letterasenzabusta.com: faremo in modo di soddisfare la tua richiesta rendendo disponibile la documentazione relativa al tuo comune!


Quali documenti servono per disdire la TARI: FAQ

Quali documenti servono per disdire la TARI?

Per disdire la TARI è necessario presentare il modulo di disdetta compilato, una fotocopia di un documento di identità valido e la documentazione attestante la cessazione dell'occupazione dell'immobile. A seconda del caso, possono essere richiesti il contratto di vendita, la disdetta del contratto di locazione o il certificato di morte dell'unico occupante. Inoltre, spesso è necessario fornire la prova della cessazione delle utenze domestiche.

Quali sono le modalità di presentazione della disdetta TARI?

La disdetta della TARI può essere presentata con diverse modalità, a seconda del comune di riferimento. In genere, è possibile consegnarla a mano presso l'ufficio tributi del comune, inviarla tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite PEC all'indirizzo ufficiale dell'amministrazione comunale.

Cosa succede se non si comunica la cessazione della TARI?

Se la cessazione della TARI non viene comunicata, il contribuente rimane obbligato al pagamento del tributo, anche se non occupa più l'immobile. Inoltre, la mancata dichiarazione può comportare l'avvio di procedure di accertamento e l'applicazione di sanzioni amministrative. In caso di decesso dell'unico occupante, gli eredi devono presentare la dichiarazione di cessazione o richiedere la voltura della TARI a loro nome.